Quando sono ormai trascorsi 6 anni dalla chiusura della piscina comunale di Taormina, l’Amministrazione De Luca prova a rilanciare il complesso di contrada Bongiovanni, ridotto ad una condizione di completo abbandono e degrado. La piscina di Taormina venne chiusa nel 2017 dopo un braccio di ferro tra il gestore uscente e l’allora Giunta Giardina, che si risolse al Tar di Catania con esito favorevole al Comune. A quel tempo il privato, a conclusione dei 9 anni di gestione, rivendicava il diritto ad avere un’ulteriore proroga per altrettanti anni, ma il Tar diede ragione al Comune, che decise invece di chiudere il rapporto ritenendo illegittima la pretesa di proroga. A quel punto, nel marzo 2017, la struttura venne chiusa e non è mai stata riaperta.
Adesso, l’esecutivo del sindaco Cateno De Luca sta facendo delle valutazioni per provare a riportare “in vita” il complesso. L’ex Giunta Bolognari aveva deciso che, di fatto, non ci fossero più le condizioni per una riapertura della piscina poiché i costi dell’impianto natatorio, con quell’unica destinazione d’uso non sarebbero più sostenibili. Una valutazione similare, su questo aspetto, viene fatta dalla Giunta in carica che però sta provando ad allargare il discorso e a trovare una soluzione diversa da quella più recente. La Giunta Bolognari aveva immaginato la copertura delle vasche della piscina ed il posizionamento di un parquet per basket, volley e calcetto. L’attuale esecutivo, a quanto risulta, con il sindaco De Luca e l’assessore Mario Quattrocchi, sta pensando alla possibilità di rivedere tutto nell’ottica di un palazzetto dello sport, nel quale potrebbe esserci ancora spazio per la piscina. In ogni caso l’impianto di contrada Bongiovanni dovrebbe poter avere una capacità di utilizzo polifunzionale, sia per il nuoto che per altre discipline. E il palazzetto dello sport potrebbe diventare un’addizione per la città, per poter organizzare eventi nel periodo invernale quando Taormina non ha spazi alternativi al Teatro Antico per l’intrattenimento.
Il recupero dell’ex piscina comprenderebbe sia l’interno che l’esterno del complesso, quindi anche i terreni dove a suo tempo erano stati realizzati dei campetti.
Si va nella direzione di un project financing e l’aspettativa in vista del 2024 è che si faccia avanti qualche privato interessato a risollevare le sorti di questo complesso, rappresentando a quel punto un elemento di svolta in un’area diventata “terra di nessuno”.
L’ormai ex piscina è stata presa di mira dai vandali a più riprese e lo stesso vale per l’elipista sita accanto a questa struttura, realizzata per il G7 2017 e ancora oggi utilizzata per i trasporti sanitari e per le emergenze in particolare del Ccpm. Qui, addirittura, qualche giorno fa è stata notata la presenza di un automobilista che con la propria vettura si “divertiva” a correre a tutta velocità all’interno dell’elipista. La rifunzionalizzazione di un’importante opera sportiva come la piscina potrebbe consentire alla Città di Taormina di recuperare un impianto sportivo abbandonato e allo stesso tempo di poter avere, finalmente, anche un presidio per impedire che pure l’elipista venga fatta oggetto di raid vandalici e follie da rally.