Farfalle in via di estinzione da rovi e canneti all’Isola d’Elba ma piccoli interventi sulla vegetazione (tagli per migliorare l’irraggiamento solare) favoriscono la deposizione delle uova di Zerynthia cassandra sulle piante nutrici.
Lo evidenzia Legambiente riportando uno studio pubblicato su Insect Conservation and Diversity e curato da biologi dell’università di Firenze che ha dimostrato che “liberare le piante di Aristolochia (la pianta nutrice dei bruchi della farfalla) coperte dai rovi in una piccola area può permettere di far deporre tutte le uova prodotte da una femmina di Zerynthia cassandra”.
L’esperimento è stato condotto nel Santuario delle Farfalle nell’Isola d’Elba – nell’area dedicata alla farfalla di San Piero (Zerynthia cassandra) nel comune di Campo nell’Elba – in collaborazione con Legambiente e col Parco dell’Arcipelago Toscano e del ‘Progetto per la ricerca e la protezione di particolari popolazioni di Lepidotteri e delle loro piante nutrici all’isola d’Elba’ e ‘Ricerca e conservazione sugli Impollinatori dell’Arcipelago Toscano e divulgazione sui Lepidotteri del parco’.
Lo studio è partito dalla constatazione che “l’abbandono dei terreni agricoli e l’imboschimento degli habitat delle praterie rappresentano le principali minacce per le farfalle nelle aree europee e mediterranee. Un obiettivo cruciale per la conservazione dei lepidotteri è mantenere e/o ripristinare la qualità dell’habitat attraverso una gestione mirata. Tuttavia, ci sono pochi studi sperimentali che consentono di derivare strategie basate sui dati per proteggere le farfalle delle praterie aperte nella regione mediterranea“.
Per questo, il team di ricercatori dell’università di Firenze ha sviluppato una strategia di gestione dell’habitat per la conservazione della farfalla endemica italiana Zerynthia cassandra adottando una procedura in tre fasi fino a promuovere nel microhabitat l’ovodeposizione in luoghi ripristinati per ottimizzare l’intervento.
La gestione è consistita in tagli della vegetazione per aumentare l’irradiazione e due anni di monitoraggio hanno dimostrato che questa procedura ha aumentato la deposizione delle uova e la presenza delle larve. La farfalla modello è la specie endemica italiana Zerynthia cassandra che è stata recentemente separata dalla Zerynthia polyxena sulla base di dati morfologici e genetici. E’ una specie monofaga, cioè che si nutre di poche piante del genere Aristolochia. I ricercatori evidenziano che la popolazione dell’Elba ha un notevole interesse conservazionistico.