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Follieri si ritira dalla trattativa con il Palermo….come volevasi dimostrare …

mercoledì 24 Ottobre 2018
follieri

Follieri si ritira o era solo un fuoco di paglia come già a Foggia ?

Per correttezza pubblichiamo comunicato di Follieri che secondo noi finalmente esce allo scoperto e come già successo con un’altra società fittizia anche da un’altra parte d’Italia, a Foggia, al dunque cerca le scuse buone per defilarsi e fare saltare tutto lasciando il dubbio se mai qualcosa in realtà sia cominciato .

E come di consueto per questo la nostra scelta di non parlare del nulla ma solo di cose vere per il rispetto che è dovuto ai nostri lettori che non devono subire la necessità di dare sempre nuove notizie ed avere consensi e like anche se alcune notizie sono molto in divenire ed hanno poco fondamento di arrivare ad una conclusione reale come è stato con Baccaglini ed adesso con Follieri  che in realtà aveva già dato un segnale chiaro del nulla che c’era dietro lasciando scadere l’esclusiva.

Questo quanto già successo a Foggia proprio con Follieri come riporta www.foggiacittaaperta.it  ed a Palermo c’era anche chi desiderava che diventasse il nuovo proprietario del Palermo …. lascio i commenti a voi.

“Perché la società inglese Fholding, che è in procinto di acquistare il 50% del Foggia calcio, sta subendo una procedura di cancellazione dalla Companies House, l’equivalente del registro imprese italiano?”. È stata questa semplice domanda, posta a Raffaello Follieri nell’intervallo di Foggia-Venezia, dopo essersi presentati e aver chiesto il permesso di poterla rivolgere, a mandare su tutte le furie il duo Follieri, padre e figlio. La reazione? Un profluvio di minacce e offese irripetibili nei nostri confronti, culminati con l’improbabile ordine, non si sa bene a chi rivolto, di allontanarci dalla tribuna stampa.

LA FHOLDING. La Fholding è una società iscritta al numero 08438695 della Companies House dallo scorso 11 marzo 2013 e, a differenza di quanto afferma Raffaello Follieri, dallo scorso 15 marzo 2016 ha in corso una procedura di cancellazione dal registro, attualmente sospesa, per non aver depositato nei termini dovuti la documentazione prevista dalla legge inglese e cioè: il bilancio annuale (l’ultimo si riferisce al 2014 con una perdita di circa 500mila sterline) e la conferma dei dati della società (capitale, attività, composizione dei soci). “Overdue: in ritardo” si legge inesorabilmente, per entrambi i documenti, sul report ufficiale della società che noi abbiamo ottenuto insieme al resto della documentazione al costo di 6 sterline, circa 7 euro al cambio attuale.

SCADENZE MAI RISPETTATE. Attualmente, dunque, secondo le risultanze della Companies House, la Fholding non ha adempiuto a nessuna delle scadenze di legge previste. Si dirà: questo può riguardare il Foggia Calcio? Certo che potrebbe, visto e considerato che, secondo le norme del Regno Unito, la cancellazione d’ufficio dal registro comporta il ‘dissolvimento’ della società e il conseguente passaggio in capo alla famiglia reale di tutte le proprietà della stessa. Ma c’è di più. La procedura è attualmente sospesa perché a fine dicembre 2016 c’è stato un ricorso contro la cancellazione. Ad opporsi però non sono stati i Follieri o gli altri soci, ma – dice la Companies House – una terza parte. Tutto fa pensare che l’obiezione sia arrivata da qualche creditore che teme di vedere perduta la possibilità di recuperare il denaro.

GLI ARTICOLI ‘SCATENANTI’. La domanda, a nostro avviso, sembrava lecita ed era volta a consentire a Raffaello Follieri di fornire tutte le spiegazioni necessarie. A quella domanda però, il figlio del noto avvocato – arrestato negli Usa nel 2008 per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, trasferimento illecito di denaro e riciclaggio, con condanna a 4 anni dopo aver patteggiato – ha preferito non rispondere. Poteva comunque finire lì e noi avremmo oggi dato conto della mancata risposta ma Raffaello Follieri ha incominciato a urlare e minacciare di querela Foggia Città Aperta se avesse scritto che la Fholding sta subendo una procedura di “striking off” dal registro delle imprese inglese, cosa invece risultante dai documenti. Ai Follieri, evidentemente, innervosisce chiunque provi a fare delle domande o a verificare dichiarazioni. E ora che la notizia principale è stata data può anche essere anche utile dare spazio a qualche altra curiosità.

“DO YOU KNOW RAFAEL FOLERI?”. Il padre Pasquale, per esempio, è andato in tv a protestare contro chi ha inviato mail ai potenziali soci della Fholding, tra cui Tony Podesta paventando il rischio di far sfumare l’affare. (LEGGI: Tony podesta conferma interesse Foggia calcio). Strano modo di leggere le cose. L’interesse verso i potenziali acquirenti del Foggia calcio, da parte di stampa e tifosi, in una città in cui la squadra del cuore è vissuta sette giorni su sette non può sorprendere. L’avvocato foggiano, poi, certamente sa che anche nel mondo degli affari, prima di stringere accordi, chiunque cerca di vederci chiaro ma non è una semplice mail ad assicurare la felice o la cattiva conclusione di una trattativa. Nel 2015, per esempio, era stato lo stesso Tony Podesta dal medesimo indirizzo mail a cui noi abbiamo scritto, a chiedere informazioni su Raffaello Follieri. Le mail sono venute fuori all’interno dello scandalo wikileaks che ha portato alla luce migliaia di messaggi tra alte cariche americane. In quell’occasione, pertanto, Tony Podesta scriveva a suo fratello John e a Doug Band, ex guardia del corpo di Clinton: “Do you know Rafael Foleri?”  Doug Band non aveva avuto dubbi rispondendo: “Non parlo con lui da 6 anni e non lo farò mai più. Stai lontano da lui il più possibile”.

Eppure Podesta, a quanto sembra, non avrebbe dato credito al consiglio ricevuto, se ora si ritrova a sostenere l’avventura nel Foggia Calcio dei due Follieri. Pasquale in ogni caso deve farsene una ragione: solo nella dittatura è vietato mandare mail.

Detto questo di seguito il comunicato ufficiale ed a Voi dare la giusta lettura

L’ufficio relazioni esterne di FOLLIERI CAPITAL LIMITED, in relazione alla trattativa per l’acquisizione della U.S. CITTA’ DI PALERMO S.p.A., comunica alla stampa quanto segue:

– FOLLIERI CAPITAL LIMITED si ritira, con effetto immediato, dalle trattative per l’acquisizione della compagine societaria del Palermo Calcio. Non ritiene tollerabile il comportamento finora tenuto
dall’azionista di maggioranza, Maurizio Zamparini, che ha ripetutamente messo in discussione la solidità del gruppo acquirente nonostante l’evidenza fondi più volte documentata dalla UNION INVESTMENT MANAGEMENT del banchiere americano CHAD JOHNSON, le cui credenziali – a livello mondiale – sono ben note. L’operatore finanziario americano ha reso disponibili, oltre che i supporti informativi e documentali, le coordinate ed il dettaglio delle disponibilità finanziarie che avrebbero consentito alla FOLLIERI CAPITAL LIMITED di sostenere i costi legati all’acquisizione totale delle quote societarie di U.S. CITTA’ DI PALERMO S.p.A. I legali di Maurizio Zamparini si sono fatti interpreti di un comportamento altalenante, incomprensibile e contradditorio dello stesso, che ha più volte confermato la propria disponibilità alla trattativa senza dare corso, tuttavia, agli impegni assunti durante gli innumerevoli confronti fra le parti.

– In più occasioni, peraltro, il lobbysta americano ANTHONY PODESTA è venuto personalmente a testimoniare la disponibilità della FOLLIERI CAPITAL LIMITED all’acquisizione del Palermo Calcio ed il suo personale coinvolgimento nel progetto di risanamento ed internazionalizzazione del brand, che avrebbe garantito alla compagine sportiva una visibilità rafforzata ed un respiro transnazionale. Tutto ciò è stato ripetutamente ignorato da Zamparini e dai suoi rappresentanti, il cui mortificante comportamento ha finito per allontanare dal tavolo della trattativa ogni positiva intenzione.

– LA FOLLIERI CAPITAL LIMITED ha accettatto di continuare le trattative nonostante lo spinoso contenzioso giudiziario che ha già allontanato, nel tempo, svariati interlocutori e che appartiene unicamente alla irresponsabilità dei comportamenti dell’attuale compagine.

– La FOLLIERI CAPITAL LIMITED ritiene che l’attuale compagine societaria stia mortificando le aspettative della Città di Palermo e della sua tifoseria, che attendono il vero rilancio della squadra di calcio e l’uscita definitiva da un “corto circuito” mediatico-giudiziario che non giova al futuro della compagine sportiva ed alla prospettiva del suo definito risanamento.

Ringraziamo la meravigliosa Citta’ di Palermo e I strepitosi tifosi per l’accoglienza ricevuta.”

 

Come è evidente dimenticano di spiegare perchè hanno lasciato cadere la clausola d’esclusiva per cui in realtà sono stati loro a ritirarsi senza al contrario di quanto dicono avere dato le garanzie richieste e la certezza dei fondi nei tempi consordati.

Come direbbero i latini sul comunicato “Excusatio non petita, accusatio manifesta!”

Ora per capire meglio il perchè di dubbi e perplessità Su Follieri e sopratutto per avere un’idea più chiara ecco in aiuto cosa scriveva di lui Repubblica :

“Il faccendiere foggiano (per gli americani un businessman) raggirò star, cardinali e finanzieri millantando contatti molto in alto, persino in Vaticano. “Solo in America sono riuscito a fare apprezzare il mio talento”, spiegava Follieri, che si atteggiava a grande finanziere mentre in Italia non aveva neanche completato gli studi in Legge – scrissero su Repubblica dopo il suo arresto.

L’FBI scoperchiò ben presto il suo sistema nel quale – raccontò Repubblica – Follieri proponeva agli investitori di affidarsi al suo gruppo per operazioni sul patrimonio immobiliare della chiesa cattolica americana costretta a vendere, anche sotto costo, per affrontare i mega-risarcimenti dei processi ai preti pedofili. Per avvalorare il trucco, il giovane pugliese si vantava di rapporti ad alto livello con il Vaticano, facendo capire di essere negli Stati Uniti per incarico di Angelo Sodano, l’ex-segretario di Stato della Santa Sede, di cui conosceva bene il nipote Andrea. In alcuni casi si faceva anche passare come il direttore finanziario-ombra del Vaticano.

Ma in fondo è un bravo ragazzo – pensa oggi qualcuno – e i suoi guai con la giustizia li ha ormai saldati. Purtroppo, però, altre opacità emergerebbero dalle società messe in piedi negli anni successivi col padre Pasquale detto “Paqui”.

FHolding e Cheleb Resources Limited

Due le società riconducibili ai Follieri con sede nel Regno Unito, la FHolding e la Cheleb Resources Limited. Ultime tracce di vita delle due attività risalgono a metà 2016. Per entrambe si legge: “Il cancelliere della società comunica che, salvo diversa indicazione, al termine di 2 mesi dalla data di cui sopra, il nome di FHolding (stesso discorso per la Cheleb, ndr) sarà cancellato dal registro e la società verrà sciolta. Dopo lo scioglimento, tutte le proprietà e i diritti acquisiti o ritenuti di fiducia, sono considerati bona vacantia e, di conseguenza, apparterranno alla corona”. Raffaello Follieri cessò la sua attività di director nel giugno del 2013, sostituito da tale Robert Shafran che a sua volta terminò la sua attività dopo pochi mesi, sempre nel 2013, in un vero e proprio cambio vorticoso nelle cariche societarie. Peter Bayard, invece, restò in sella dal febbraio 2014 al gennaio 2016. Infine tutte le cariche cessarono, comprese quelle di Pasquale Follieri, Paolo Tolla e altri. Con, nel frattempo, ben 5 cambi di sede/address.

Nonostante i dubbi sulla solidità dei Follieri e sulla consistenza della loro FHolding, un ambizioso Raffaello ha raccontato a gianlucadimarzio.com che “il nostro fondo (la FHolding, appunto) si adopera per risanare aziende nell’agroalimentare” (da qui probabilmente il contatto coi Sannella). E sul Foggia Calcio ha aggiunto: “È stato un colpo di fulmine. Spero nella promozione in Serie A nel giro di 3 anni al massimo. Non ci interessa avere la maggioranza, preferiamo la condivisione – ha poi dichiarato -. Puntiamo ad una gestione di stile anglosassone”. Nessun mistero sui nomi dietro la cordata: “Oltre alla mia famiglia, ci sono Ron Burkle che nello sport ha vinto tutto quel che poteva nell’hockey con i Pittsburgh Penguins, Tony Podesta e l’avvocato Martin Edelman che è nel board del Manchester City. E spero che per qualche giovane talento in prestito magari possa metterci una buona parola con Guardiola“. Follieri ha concluso con un sogno: “Mi piacerebbe adeguare e rimodernare lo Zaccheria, creare uno show prima e dopo le partite come in America. Valorizzare sempre di più il nome di Foggia: il territorio ha potenzialità incredibili, noi vogliamo esserne attori principali. Iniziando dal calcio”. Ma la sfida vera è cancellare lo scetticismo che lo pervade. Ci riuscirà?”

La risposta è stata impietosa : NO COMPLETAMENTE …solo chiacchere ….. come adesso a Palermo ….

Cosa altro hanno scritto di lui lo trovate di seguito.

Ansa:  “L’uomo si era spacciato come un finanziere del Vaticano, cosa che gli aveva permesso di acquistare proprietà della Chiesa a un prezzo scontato, oltre ad avvicinare grandi personaggi come l’ex presidente Usa Bill Clinton e la sua fondazione filantropica. Follieri è poi finito dietro le sbarre dichiarato colpevole di 14 capi d’accusa tra cui frode e riciclaggio di denaro sporco. L’imprenditore, che all’epoca ammise di avere sbagliato e di non avere scuse, deve restituire 3,6 milioni di dollari alle vittime della truffa.

Rischiava di trascorrere ben 250 anni di reclusione, ma ha patteggiato dichiarandosi colpevole di aver truffato per due milioni di dollari imprenditori creduloni a cui aveva millantato altolocati contatti con il Vaticano. Una colpevolezza che lo aveva fatto sprofondare dal lusso dell’Olympic Tower davanti alla Cattedrale di San Patrizio, sulla Quinta Strada di Mahnattan al cielo a strisce dietro le sbarre della prigione federale di Loretto, in Pennsylvania.”

Repubblica di ARTURO ZAMPAGLIONE:

NEW YORK – Quando il giudice John Koeltl ha letto la sentenza nel tribunale distrettuale di Manhattan, gli occhi di Raffaello Follieri si sono spenti di colpo. Una volta sprizzavano furbizia e brillavano di gioia per quel mondo di fiabe che si era costruito attorno. Ma ieri sera, con una condanna a quattro anni e sei mesi di carcere, è caduto il sipario su questa commedia finanziaria in salsa italiana.

Negli ultimi cinque anni, millantando agganci in Vaticano e coltivando rapporti con i potenti, il trentenne “businessman” pugliese, come viene chiamato dai giornali americani che non conoscono la parola “faccendiere”, aveva vissuto in un lusso sfacciato. Follieri sembrava avere tutto: yacht, aerei privati, collezioni di orologi, un attico alla Olympic tower, sulla Quinta strada, affittato per 28 mila euro al mese, dove organizzava feste grandiose. E accanto a lui c’era sempre la bella fidanzata hollwyoodiana Anne Hathaway. La star di Il diavolo veste Prada.

Come faceva ad avere tanti soldi e a sedurre Manhattan? “Solo in America sono riuscito a fare apprezzare il mio talento”, spiegava Follieri, che si atteggiava a grande finanziere mentre in Italia non aveva neanche completato gli studi in Legge. Certo, quelli erano ancora gli anni d’oro di Wall Street. Ma il vero segreto si è scoperto lo scorso 25 giugno quando gli agenti del Fbi lo hanno arrestato per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, trasferimento illecito di denaro e riciclaggio. Messo ai ferri corti, dopo settimane di carcere, il faccendiere ha ammesso le sue colpe. Ieri è stato condannato a una pena di 54 mesi, di cui quattro già scontati e altri sette condonati in un carcere di New York, oltre alla restituzione di 2,24 milioni di dollari e degli orologi trovati nella cassaforte.

A nulla sono valse le richieste di una sentenza più mite della sua legale Flora Edwards, che chiedeva tre anni di prigione, né le centinaia di lettere mandate al tribunale da amici, familiari e sacerdoti di San Giovanni Rotondo, il paese d’origine nel foggiano. Tanto meno è servito l’invio di una fotografia con Follieri accanto a Giovanni Paolo II: anzi, è stata accolta con irritazione perché i magistrati considerano quella immagine come il simbolo di una truffa alle spalle del Vaticano e a danno di grandi gruppi americani, tra cui la Yucaipa, la holding del miliardario Ron Burkle e alcuni fondi pensione.

Secondo l’inchiesta del Fbi, Follieri proponeva agli investitori di affidarsi al suo gruppo per operazioni sul patrimonio immobiliare della chiesa cattolica americana costretta a vendere, anche sotto costo, per affrontare i mega-risarcimenti dei processi ai preti pedofili. Per avvalorare il trucco, il giovane pugliese si vantava di rapporti ad alto livello con il Vaticano, facendo capire di essere negli Stati Uniti per incarico di Angelo Sodano, l’ex-segretario di Stato della Santa Sede, di cui conosceva bene il nipote Andrea. In alcuni casi si faceva anche passare come il direttore finanziaro-ombra del Vaticano.

Anche se nella cassaforte di Follieri è stata ritrovata una lettera di Sodano che si diceva “turbato” per i suoi millantati legami con la Chiesa, il giovane faccendiere coltivava una vasta rete di rapporti con prelati e politici. Sempre a casa sua è spuntata fuori una foto dei due genitori assieme all’arcivescovo di New York. E Follieri aveva avuto ospite John McCain su uno yacht nell’Adriatico e, attraverso contatti nel clan clintoniano, era arrivato a Burkle, il re dei supermercati e la vittima più illustre della truffa. E la bella fidanzata? Poco prima dell’arresto, temendo uno scandalo, la Hathaway lo aveva già mollato e in una intervista ha detto che l’unica cosa di Follieri che gli è rimasta è un cane che avevano comprato insieme.

(24 ottobre 2008)”

Questo il comunicato arrivato dalla società del Palermo.

“Leggiamo con sorpresa le fandonie raccontate dal signor Follieri.

Seguirà un mio comunicato e uno dell’avvocato Anania su quanto avvenuto con il signor Follieri ed i suoi rappresentanti.”

Maurizio Zamparini”

Se siete arrivati a leggere tutto immagino sarete persone che vogliono farsi una propria opinione prima di parlare ed evitare di sparlare o straparlare e così se avete letto bene “a buon intenditor poche poche parole” e speriamo che finalmente arrivi qualche altra persona seria e veramente in grado di potere realizzare quello che è il sogno comune , almeno questo,  dal Presidente all’ultimo dei tifosi , tornare in Serie A e giocare almeno come Roma e Napoli fra le grandi con qualcuno che ovviamente ha molti più disponibilità per investire nel Palermo.

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