Start per i lavori del G7. Sono appena incominciate le opere per la sistemazione delle strade di Taormina, da asfaltare e ammodernare in vista del meeting dei grandi del mondo. L’appuntamento appare sempre più una sorta di “Operazione ultimo rattoppo“. Dalle scorse ore la Via Garipoli, dove già nel weekend era stato predisposto il cantiere, è stata chiusa al traffico vincolare per consentire l’esecuzione delle opere finalizzate ad asfaltare il tracciato della principale arteria viaria della città. Di conseguenza il traffico e la viabilità che normalmente caratterizzano la bretella A18 è stato dirottato lungo la Via Pirandello dove non mancano adesso in diversi momenti di lunghe code. Ad ogni modo si tratta di un vero e proprio rush finale di lavori che andranno avanti, a questo punto, anche nei fine settimana per terminare entro fine mese.
Rimane invece quantomai enigmatica la situazione del Palazzo dei Congressi dove lunedì sera si sono notate le luci accese del complesso e sono entrati in azione i militari dell’Aeronautica ma, in buona sostanza, si è di fronte ad una vicenda emblematica di quel che poteva essere e che alla fine, calendario alla mano non si avvererà a Taormina: ovvero la messa a norma definitiva della struttura di piazza Vittorio Emanuele, vanamente attesa dal 1981 (anno in cui venne inaugurata). Si fa sempre più probabile un mini intervento finalizzato per lo più a consentire la regolare fruizione in extremis dell’edificio in vista delle giornate del G7 per le conferenza e gli incontri delle diplomazie internazionali. All’interno dovrebbe comunque essere sostituita l’impiantistica e rivisitata anche qualche altra cosa come forse la moquette delle due sale principali ed in tal senso ci sarà l’impegno dell’Aeronautica Militare, che si occuperà pure delle tinteggiature esterne dei prospetti del Palazzo.
La parte riguardante il sistema antincendio sarà a cura dei Vigili del Fuoco. Intanto il tempo corre e la situazione appare comunque sempre più incerta e avanza l’ipotesi di una deriva provvisoria in vista dell’evento di fine maggio. E analoga incertezza rimane per la villa comunale dove c’è da sistemare la frana di oltre 20 metri nel belvedere sbriciolatosi nel settembre 2015. Nella giornata odierna si prevede un nuovo sopralluogo da parte dei vertici dell’Aeronautica Militare che potrebbero portare al definitivo via libera in vista dei lavori, da effettuare evidentemente in extremis. Per sistemare il progetto e completarlo ci vorrà una decina di giorni, almeno 15 giorni per ristrutturare il muretto crollato, con ulteriori 5 giorni per predisporre i micropali ed altrettanti per impiantare la carpenteria del muro. Ed ancora: per la posa del cemento nel muro sono necessarie almeno 24 ore, bisogna poi aggiungere il collaudo ed il rivestimento del muro. Ma il G7 a Taormina è in agenda a maggio, non tra un paio di mesi.
Per quanto concerne, infine, il predetto piano strade il programma appena scattato in queste ore, da qui alle prossime settimane comprenderà nel dettaglio le seguenti attività: risanamento superficiale del manto stradale; predisposizione di nuova segnaletica orizzontale, sostituzione di parte della segnaletica verticale, sostituzione delle barriere metalliche sul viadotto ubicato nella parte iniziale di via Garipoli in prossimità dello svincolo autostradale e ripristino dei tratti di barriera visibilmente danneggiati; ripristino, auspicato da tempo, dei muretti di via Roma; pitturazione degli imbocchi delle gallerie presenti lungo gli itinerari; pitturazione degli imbocchi della ringhiera del belvedere di piazza IX aprile e di quella presente adiacente l’albergo San Domenico. Verranno effettuati, in particolare, interventi lungo dieci chilometri di arterie comunali e provinciali di accesso al centro storico e nel perimetro della zona rossa e la posa del tappetino color miele lungo la Via Teatro Greco, di circa 4 centimetri. Un tappetino che, in verità, da più parti già ci si chiede: ma poi per quanto tempo resisterà?