Anche a Messina tornano le Giornate Fai di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico d’Italia e che interessa oltre 750 siti in 400 città.
La Delegazione Fai di Messina ha organizzato un week end davvero speciale e sabato 23 e domenica 24 sarà possibile andare alla scoperta di luoghi di pregio (sia in città che in provincia, come ad esempio il Palazzo Piacentini, sede del Palazzo di Giustizia che potrà essere visitato dalle 10 alle 13.30 e dalle 16 fino alle 20.
Grazie alle Giornate Fai di Primavera sono aperti al pubblico in tutta Italia luoghi e monumenti poco conosciuti o dimenticati, meritevoli di essere posti all’attenzione generale. Le visite sono possibili grazie all’attività di 8000 volontari, tra cui molti studenti “ Apprendisti Ciceroni che illustreranno la storia e l’importanza del bene da visitare.
Il programma della manifestazione, organizzata dalla delegazione Fai di Messina in collaborazione con il Tribunale di Messina, in tutte le sue componenti ed il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina e con il patrocinio del Comune di Messina e delle partecipate Amam, Atm, Messina Servizi Bene Comune e Messina Social City è stato illustrato in conferenza stampa. Presenti il sindaco Federico Basile , l’’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso. Il capo delegazione Fai di Messina Nico Pandolfino, presidenti di Atm Giuseppe Campagna, idi MessinaServizi Bene Comune Mariagrazia Interdonato, Demetrio Foti in rappresentanza del Tribunale di Messina e Simona Giuffrida per l’Ordine degli Avvocati. A far da “ciceroni” a chi vorrà visitare Palazzo Piacentini saranno più di 500 studenti, formati per l’occasione.
La visita di Palazzo Piacentini interessa ambienti normalmente non fruibili al pubblico. L’itinerario si articolerà dall’esterno all’interno, passando per l’atrio, il vestibolo, il doppio corridoio “dei passi perduti”. Sarà possibile visitare alcune aule dell’ex-Pretura, i locali occupati dalla Procura Generale, la Corte d’ Assise, la Corte d’Appello, i locali del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati con la pregevole biblioteca ricca di testi antichi.
Palazzo Piacentini come spiegato dal capo delegazione Fai di Messina Nico Pandolfino è un pezzo significativo della città ricostruita ed offre una testimonianza del gusto e dell’idea progettuale del tempo. Al fine di creare un linguaggio coerente con l’edificio, l’architetto concepì personalmente non solo il mobilio e i lampadari, ma ogni singolo particolare, comprese le maniglie delle porte. Una straordinaria occasione per apprezzare un edificio non soltanto come contenitore di funzioni (tribunale), ma come spazio concepito, dal grandissimo valore estetico.
La Fai ringrazia Carlo Caponcello, Procuratore Generale, Luigi Lombardo, Presidente della Corte d’Appello e Massimiliano Micali, Presidente del Tribunale nonché la disponibilità del personale e dell’Ordine degli Avvocati, che ha concesso di far visitare gli spazi in uso con la pregevole biblioteca. Un ringraziamento particolare al Gruppo Sicurtransport che insieme al nucleo dei carabinieri del Tribunale, sta seguendo le fasi preparatorie ed alle associazioni scout Assoraidere, Cngei e Masci. Le Giornate FAI di Primavera sono inoltre un importante evento di raccolta fondi, per questo ai partecipanti verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione e le attività del FAI.
Il Capo Delegazione Fai di Messina, Nico Pandolfino, parlando dell’iniziativa e prendendo spunto da Novecento di Baricco con la frase: “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla”, si è soffermato sulla forza del racconto. Fai da anni si occupa infatti di “raccontare”, ma con un linguaggio semplice, quello di tutti i giorni, e lo fa soprattutto attraverso i ragazzi, un esercito di apprendisti Ciceroni, appassionati, interessati, preparati egregiamente dai loro docenti, perché per poter raccontare bisogna sapere, è ciò che si sa resta per la vita.
“Questo serve ad ampliare una educazione della collettività, il racconto come missione sociale e quindi come strumento di tutela- ha spiegato ancora Pandolfino- ed invito tutti i messinesi a scoprire un Palazzo splendido, poco conosciuto anche dagli abituali frequentatori e ricco di particolari inaspettati. Da apprezzare anche le aperture della Provincia con Rometta, Patti e Savoca, per un fine settimana dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese”.
L’assessore alle Politiche culturali Enzo Caruso ha evidenziato come sia importante riscoprire quanta arte e cultura vi sia nei palazzi istituzionali di Messina: “perché sono stati ricostruiti, dopo il terremoto del 1908, dai migliori architetti e ingegneri italiani. La facciata di Palazzo Piacentini trae spunto dalla Porta di Brandeburgo a Berlino. Per motivi di sicurezza è un Palazzo non visitabile e quindi l’occasione offerta dal FAI è unica”.
Per l’occasione Atm sarà mobility partner dell’evento, che sarà pubblicizzato anche su tutti i mezzi.
ECCO I SITI DI MESSINA E PROVINCIA
MESSINA
DENTRO IL TEMPIO DELLA GIUSTIZIA: PALAZZO PIACENTINI SABATO 23 MARZO e DOMENICA 24 MARZO
10.00 / 13.30 e 16.00 / 20.00
ROMETTA (ME)
Chiesa Madre e Chiesa Bizantina S. Maria dei Cerei
Venerdì 22 marzo 9.00 /13.00 (apertura riservata alle scuole su prenotazione) Sabato 23 marzo 9.00 / 13.00 e 15.00 / 18.00
Domenica 24 marzo 15.00 / 18.00
Con visite a cura degli apprendisti Cicerone dell’IC Saponara (ME)
PATTI (ME)
ITINERARI TRA LE CHIESETTE DEL CENTRO STORICO DI PATTI
Chiesa di S. Maria dei Greci – Chiesa di S. Ippolito – Chiesa di S. Maria degli Agonizzanti Venerdì 22 marzo 9.00 /12.30 (apertura riservata alle scuole su prenotazione)
Sabato 23 marzo 9.00 / 12.30 e 15.00 / 18.00
Con visite a cura degli apprendisti Cicerone dell’IC Pirandello e dell’ISS Borghese Faranda di Patti (ME)
SAVOCA (ME)
Chiesa Madre e Chiesa di S. Nicolò
Venerdì 22 marzo 9.00 /13.00 (apertura riservata alle scuole su prenotazione) Sabato 23 marzo 9.00 / 13.00 e 15.00 / 18.00
Con visite a cura degli apprendisti Cicerone dell’ISS Caminiti Trimarchi di S. Teresa di Riva (ME)
