Un omaggio alla controversa figura di Goliarda Sapienza, attrice e scrittrice siciliana, la cui opera è stata riscoperta e valorizzata dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 1996.
E’ questa la chiave di lettura dello spettacolo “Goliarda music-hall” di Paola Pace, prodotto da Golden Show, in scena nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, dal 26 al 28 gennaio.
La Pace ci trascina nel condominio vivace e colorato, drammatico e ironico, maldestro e poetico dove la scrittrice abitava e dove incontriamo Maria Giudice, la madre rivoluzionaria; il padre, l’avvocato Sapienza, detto l’avvocato dei poveri; i numerosi fratelli e sorelle; Modesta, la “carusa” monella e libera; Carmine, l’uomo che tutte le donne vorrebbero incontrare; la principessa Gaia; Tuzzu, il contadino tenero; Nina l’anarchica; Roberta la brigatista.
Storie stravaganti, folli, eccitate o malinconiche, che attraversano le pagine de L’arte della gioia, Il filo di mezzogiorno, Ancestrale ed Elogio del bar e che Paola Pace restituisce con brio e passione.
Lo spettacolo è anche una fondamentale seduta terapeutica con lo psicanalista grazie al cui metodo, “scandaloso e carnale”, Goliarda guarì.
È il delirio post-elettroshock, è un soliloquio affastellato di fantasmi veri o sognati, che appaiono e scompaiono come gli spiriti dei morti. È, infine, il letto sfatto di una notte insonne dove Goliarda incomincia a scrivere furiosamente poesie, accompagnata da una musica interiore che la farà danzare e vivere con gioia tutta la vita, fino in fondo, senza menzogna.
Paola Pace, sulla scena insieme a Giovanni Rizzuti, firma la drammaturgia a quattro mani con Francesca Joppolo.
Le musiche, eseguite dal vivo, sono di Marcello Savona, le scene di Fabrizio Lupo, i costumi di Dora Argento e le luci di Roberto Zorzut.