Lo spettacolo “Guerrin Meschino – In pupitudine antica“, che debutta mercoledì 22 novembre, alle ore 21, nella Sala Strehler del Teatro Biondo di Palermo, è un progetto di Miriam Palma che si avvale del contesto scenico e della partecipazione sul palco di Carlo Quartucci.
L’artista di origini siciliane, cresciuto nella “pancia d’Europa” come esponente di spicco delle avanguardie teatrali degli anni ’70 e ’80, che aveva trasformato Erice in un fervido laboratorio teatrale con la sua “Zattera di Babele”, torna nell’Isola per realizzare un singolare adattamento delle imprese cavalleresche di Guerrino detto il Meschino, narrate da Bufalino.
Partendo dal suo testo, scritto all’inizio degli anni ’90 ispirandosi alla celebre opera di Andrea da Barberino, Quartucci e Palma puntano sulla visionarietà del racconto e sulla musicalità della scrittura, con la complicità del pianista Salvatore Bonafede, presente sulla scena.
Il leggendario Guerrin diventa metafora del teatro, un viaggio immaginifico, visivo e sonoro, nella “pupitudine antica”, con echi ed epifanie fiabesche, da Pinocchio a Paolo Uccello, da Kleist a Kounellis, da Don Chisciotte rivisitato da Mimmo Paladino ai fantocci pirandelliani.
Un paesaggio drammaturgico siciliano, declinato tra Oriente e Occidente, che Quartucci insegue da quarant’anni e che questo lavoro sul Guerrin Meschino riporta in primo piano, facendo emergere antiche risonanze e inquietudini mai sopite.
Le luci sono di Nino Annaloro, l’acustica di Pippo Alterno e Walter Tumminello: anche i tecnici, come ci ha svelato Quartucci, sono parte attiva di questa “sinfonia artistica” così come lo sarà il pubblico.
“Il lavoro che portiamo in scena – ci ha detto Quartucci – è anche una riflessione sulla società e sulla sua contemporaneità, in un gioco serissimo che permette anche di fantasticare un pò sulle tragedie dell’oggi“.
“Rincorro questo personaggio da anni – ha concluso Miriam Palma – aspettavo solamente di potermi affidare ad un regista che, con la sua esperienza, tirasse fuori tutta la passionalità, letterale e musicale, del testo. E con Carlo Quartucci il mio sogno si è potuto realizzare“.
Lo spettacolo verrà replicato fino al 26 novembre.