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La giornata difficile

I roghi devastano la Sicilia: ipotesi dolosa

martedì 25 Luglio 2023

Il sospetto che gli incendi siano opera dell’uomo è molto forte. “Già da stanotte monitoriamo costantemente la situazione, insieme a Battaglia e al presidente Schifani. Siamo tutti all’opera. La situazione di oggi è la più critica in assoluto. Si presume che gran parte degli incendi siano di origine dolosa, sono in corso gli accertamenti della polizia giudiziaria. Il corpo forestale è operativo”. Lo dichiara Elena Pagana, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, che tra un paio d’ore si recherà al SAS. 

Stiamo mobilitando tutte le forze a nostra disposizione, non solo quelle di Palermo. Sappiamo che un operatore della forestale è finito all’ospedale. La nostra priorità è mettere in salvo la vita delle persone. Ovviamente i danni sono notevoli e gli accertamenti sono ancora in corso. Rimaniamo in costante contatto con il presidente della Regione Renato Schifani su tutte le soluzioni da adottare. Nella notte ho ricevuto moltissime chiamate, ho cercato di rassicurarle. Purtroppo la situazione è critica”, spiega Salvo Cocina, il Capo della Protezione Civile in Sicilia. 

“La situazione a Palermo è molto grave. Gli incendi interessano tutte le colline attorno alla città – continua Cocina – I roghi sono alimentati dal vento. Un ulteriore problema è rappresentato dal fatto che c’è una forte turbolenza, provocata anche dal calore, che impedisce ai mezzi aerei di levarsi in volo e intervenire dall’alto in certe aree. Ci sono molti evacuati in città ma anche a Monreale ed Altofonte. Alcune case sono state sgomberate per precauzione, per altre c’erano rischi concretissimi. Al momento sono possibili solo interventi da terra e i vigili del fuco da ore hanno raddoppiato i turni. Tutta l’isola è in emergenza, quindi sottrarre forze da alcune zone per dirottarle ad altre non è facile. Le fiamme hanno attecchito – conclude – perché la vegetazione era già molto secca. Per fortuna alla stazione aeroportuale non ci sono stati danni, ma gli incendi nelle vicinanze sono attivi e il vento purtroppo spira verso l’aeroporto”. 

Le criticità in Sicilia non accennano minimamente a diminuire, la situazione è ancora difficilissima anche per le condizioni meteo che stanno complicando ulteriormente il lavoro di chi deve contrastare le fiamme. Dal capo dipartimento nazionale dei Vigili del fuoco, il prefetto Laura Lega, il governatore siciliano Renato Schifani ha ottenuto l’impegno a far giungere nell’Isola ulteriori squadre provenienti da altre regioni in quanto quelle in servizio in Sicilia sono già tutte impiegate nei vari fronti di fuoco che interessano tutto il territorio.

Il presidente Schifani è stato per tutta la notte in costante contatto con il Corpo forestale, con la Protezione civile, con i Vigili del fuoco e la Prefettura per avere aggiornamenti in tempo reale. “Sono vicino agli

uomini che in questo momento, con grande dedizione e coraggio, stanno contrastando le fiamme, e voglio esprimere loro la gratitudine mia e di tutti i siciliani. Il mio pensiero va anche alle famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case perché messe a rischio dai roghi. Attendo con apprensione aggiornamenti sulle condizioni di salute dell’operaio forestale che ieri si è gravemente ustionato e che è attualmente ricoverato in terapia intensiva”.

Il presidente ha espresso il suo cordoglio per la donna morta perché i soccorsi non sono riusciti a raggiungerla a causa degli incendi che bloccavano l’accesso alla sua casa nella zona di San Martino delle Scale. “Ringrazio il ministro Matteo Salvini, che segue personalmente l’evolversi della situazione e il prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, per la fattiva collaborazione – ha aggiunto Schifani -. Il dirigente della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina è in continuo contatto con il direttore regionale dei Vvf Gaetano Vallefuoco, con il capo del dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, con il prefetto di Palermo, per monitorare costantemente la situazione ed eventualmente concordare ulteriori azioni di supporto”. 

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