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Nuove inedite intercettazioni che riguardano il caso dell’ex giudice Silvana Saguto, radiata definitivamente dalla magistratura, dopo l’inchiesta sullo scandalo dei beni confiscati alla mafia.
A pubblicarle, ancora una volta, Le Iene. Nel 2015 Matteo Viviani indagava insieme a Pino Maniaci (direttore di Telejato che per primo sollevò il problema) sulle consulenze degli amministratori giudiziari. Tra questi, l’avv. Gaetano Cappellano Seminara, amico intimo della Saguto.
All’indomani dell’uscita del servizio, la Finanza intercettò telefonate dell’ex Presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. In esse, duri attacchi a Le Iene e tentativi da parte dei membri del cosiddetto “cerchio magico” della Saguto (tra cui l’ex prefetto di Palermo Francesca Cannizzo) di fare quadrato attorno al giudice.
Ma anche giornalisti che pubblicano articoli per risollevare l’immagine della Saguto. In questo quadro, anche intercettazioni della Saguto contro Pino Maniaci.
Le Iene sollevano il dubbio che l’inchiesta che ha coinvolto Pino Maniaci sia stata architettata per screditare l’immagine del cronista.
In attesa di arrivare a sentenza, Maniaci – che è difeso dall’avv. Antonio Ingroia – dice sereno: “Voglio essere condannato o assolto, me la voglio vedere tutta. Telejato non si ferma”.
L’ex prefetto Cannizzo sembra proporre alla Saguto una “rete di protezione”, in cui sembrerebbe coinvolto anche il tenente colonnello della Guardia di finanza Rosolino Nasca, che in quegli anni lavora alla DIA di Palermo e che oggi è indagato a Caltanissetta per corruzione e atti d’ufficio.
E Le Iene attaccano: “Al di là delle sentenze, che prima o poi arriveranno, questa storia sembra però poter mettere in dubbio la credibilità di alcune attività di una istituzione importante nella lotta alla mafia. In questo servizio iniziamo a ripercorre la strada che ha portato alla sbarra l’antimafia di Palermo”.
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