I quaranta ragazzi del coro di voci bianche del Conservatorio Bellini di Palermo si esibirà nella piazza di Lampedusa il prossimo 27 maggio per diffondere un messaggio di solidarietà. L’evento vuol essere un’occasione di riflessione, mentre i grandi della terra saranno riuniti a Taormina a discutere i destini del mondo. E’questo il primo significativo appuntamento del percorso intrapreso e presentato alla stampa stamane: Il Conservatorio diventa solidale. L’idea è del presidente del conservatorio Gandolfo Librizzi che prevede un più vasto programma. “La musica come strumento di comunicazione e comprensione, ponte di pace e di solidarietà, – ha detto durante la conferenza stampa Librizzi – nel quattrocentesimo anniversario della fondazione dell’Istituto, nato per dare ricovero e sostentamento ai fanciulli spersi di Palermo, capoluogo di quella Sicilia che la sua storia ha definito nei secoli isola dell’accoglienza“.
Il progetto del Conservatorio di Palermo prevede anche la costituzione di un’orchestra di cittadini migranti Libera orchestra comigrantes, organizzata e ospitata dentro il Conservatorio; la partecipazione il prossimo 23 settembre a Peace Drums, il suono dei tamburi per la pace e il dialogo nel Mediterraneo. Promosso da Comart con l’Associazione culturale “Lipadusa”, il concerto inizierà a Lampedusa al tramonto. Altri concerti sulle sponde del Mediterraneo risponderanno in streaming con un impatto globale attraverso piattaforme social, live streaming, Facebook. Note che da Lampedusa si rincorreranno fra Venezia, Istanbul, Smirne, Beirut, Gaza, Tel Aviv, Alessandria, Tunisi, Cipro, Barcellona, Marsiglia, Palermo e altre città ancora. Saranno organizzate in Conservatorio delle visite guidate, il cui ricavato andrà a sostenere progetti di solidarietà. Gli allievi e le eccellenze del Conservatorio diventeranno testimonial dell’Istituto con esibizioni all’aeroporto e nel centro cittadino. Per trasmettere un messaggio di pace e di amicizia fra i popoli, nel 2018, infine, si riuniranno in forma stabile a Palermo capitale della cultura i giovani allievi musicisti musulmani, cristiani ed ebrei provenienti dal bacino euromediterraneo per consolidare un ponte di comprensione, rafforzare i comuni valori e gli ideali che la musica veicola e, insieme, coltivare la pace.
“L’iniziativa del Conservatorio con il suo Concerto per l’accoglienza ha un valore straordinario per i migranti”, ha detto Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa. “Non solo perché offre un messaggio di fraternità, spalancando gli occhi sui drammi che si vivono nel Mediterraneo, ma anche perché è un seme piantato in quest’isola per uscire dalla cultura dell’emergenza e coltivare invece la cultura della relazione. In un’isola”, ha continuato, “tutto è più difficile, specie coltivare l’arte musicale e cibarsi di cultura. La presenza del Conservatorio dà forza all’impegno per una normalità possibile e continuità a un progetto più ambizioso: costruire vera e propria duratura coesione sociale, cultura delle relazioni e opportunità di accrescimento per i tanti ragazzi che qui vogliono studiare musica. Siamo consapevoli di abitare un’isola molto pensata, sognata e per questo siamo molto fortunati. Perciò”, ha concluso, “il Concerto del Conservatorio è un dono inaspettato che abbiamo ricevuto con gratitudine. E’ un dono che a nostra volta offriamo a quanti arrivano sulle nostra coste per continuare ancora a sperare nella vita”.