“Sui disabili siciliani le luci dello show non si sono ancora spente e l’attore protagonista continua ad essere il Governo regionale – dichiara Maurizio Li Muli del Coord. Regionale Art.1 Movimento dei democratici e progressisti. Le sue proteste contro il Governatore arrivano dopo la delibera – ritirata – con cui si volevano utilizzare i Pip siciliani quali assistenti per i disabili gravissimi. “I precari della regione possono stare tranquilli perché adesso li si vorrebbe usare per gli anziani, per una non meglio chiara “assistenza nel disbrigo pratiche“. Con la nuova delibera la 133 del 15 marzo 2017 si decide di utilizzare il Fondo unico per la non autosufficienza, i 36 milioni di euro a fronte di una necessita 10 volte maggiori, introducendo un principio pericolosissimo: quello di monetizzare i servizi non resi.
“Crocetta è stato costretto a ritirare la circolare rendendosi conto dell’errore e adesso ne fa un’altra in cui ha mandato uffici a gestire i fondi ma senza specificare niente”. Questo l’attacco del consigliere della V Circoscrizione Li Muli secondo cui il passaggio prevede ancora la presa visione degli uffici e la possibile (probabile) contestazione. “Crocetta continua a fare esternazioni inutili, utili solo per Giletti, forse. C’è una grande incapacità a comprendere il fenomeno disabili, le risorse non sono sufficienti. Duemila euro a famiglia e risolvo il problema?”.
Il punto vero è la distinzione e la troppa approssimazione nei confronti di un problema molto serio. “Se ti do i soldi ti dico come devi spenderli. Il disabile gravissimo è serio, quello grave è diverso. Fanno di tutto l’erba un fascio”.
“Dare alle famiglie dei disabili gravi non servizi ma una somma mensile per togliersi d’impaccio, nell’incapacità di dare l’assistenza spettante. Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare meglio. La nuova delibera introduce il nuovo “pensiero” e assegna all’Assessore alla Famiglia e ai suoi uffici il compito redarre un regolamento che fissi chi, come e quanto riceverà; ma nulla dice su come e se si rendiconterá questa cifra. Siamo molto preoccupati su una possibile distribuzione di risorse senza alcun controllo e senza che le persone disabili gravissime ne siano davvero i beneficiari. Siamo convinti che la libertà di scelta del cittadino disabile possa stare anche nella scelta di diverse tipologie di intervento, di servizio e di soggetto erogatore ma certamente non libertà di fare con i soldi ciò che si vuole, come ê gia successo con il buono sociosanitario erogato negli anni scorsi. A tal fine ci auguriamo che il neo Assessore stili un piano di indirizzo che tenga conto di queste preoccupazioni e che chi ha il dovere precipuo di garantire i disabili siciliani, tutti, controlli l’operato dell’assessorato affinché anche questa nuova puntata dell’affaire disabili non si tramuti in esilarante commedia”.