Il Giro d’Italia 2020 parte ufficialmente da Palermo, anzi no.
Ne aveva dato l’annuncio il sindaco del capoluogo siciliano Leoluca Orlando.
“La partenza del Giro d’Italia dalla nostra regione ed in particolare dal suo capoluogo sarà una splendida occasione ed una vetrina nazionale ed internazionale per il nostro patrimonio artistico e culturale – commentava il primo cittadino in una nota -. Una straordinaria occasione di rilancio anche in chiave turistica. Motivo per cui desidero ringraziare per il loro impegno il ministro Vincenzo Spadafora e l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina“.
Il sindaco Orlando, a quanto si legge nella nota, ha dato l’annuncio “dopo essere stato informato dal direttore della Corsa, Mauro Vegni“. Ma a questo punto avviene il colpo di scena inatteso. L’assessore regionale Manlio Messina, attraverso un comunicato ufficiale, smentisce di netto il primo cittadino del capoluogo siciliano.
Una scelta che potrebbe non lasciare felici non solo il sindaco Orlando e la sua giunta, ma anche i fan del capoluogo siciliano. I palermitani dovranno infatti accontentarsi soltanto di un passaggio volante della corsa rosa.
LA SMENTITA DELL’ASSESSORE MANLIO MESSINA
Ma quando tutto sembrava già concluso, si è aperto un vero e proprio caso.
L’assessore regionale allo Sport Manlio Messina ha difatti seccamente smentito l’ipotesi di partire dal capoluogo siciliano.
“Nessuna polemica con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando e nessuno scontro. L’ipotesi di Palermo, per la partenza del Giro d’Italia era appunto soltanto una ipotesi, ma siccome una delle tappe, quella che da Monreale porta ad Agrigento, passerà proprio dalla città di Palermo, abbiamo deciso di dare visibilità anche ad un altro territorio siciliano”.
“Voglio essere chiaro, non esiste alcun ‘giallo’ sulla 103/ma edizione del Giro d’Italia, che partirà il prossimo 3 ottobre, voluto fortemente dal governo Musumeci e che – tiene a ricordare Messina – è finanziato dalla Regione Siciliana che ne stabilisce il piano territoriale assieme all’organizzazione“.
“Ora stiamo valutando tre ipotesi, per cui siamo in stretto contatto con Rcs per l’esito delle valutazioni tecniche dei tre percorsi. Una volta che avremo l’esito decideremo su quale sarà la scelta migliore, in base al territorio e anche all’individuazione di una città-simbolo della Sicilia“.
“Daremo comunicazioni nei prossimi giorni, del resto la Sicilia è tutta bella, quindi non abbiamo che l’imbarazzo della scelta. Il ciclismo è uno degli sport nazionali e il Giro d’Italia ha appassionati ovunque”, conclude l’assessore.
La corsa rosa vanterà al suo interno ben quattro tappe nel territorio isolano. Al prologo, la cui sede è a questo punto ancora da stabilire, si aggiungono i passaggi da Monreale a Villafranca Tirrena, passando da Agrigento, Enna e Catania. Apice del Giro d’Italia in Sicilia sarà la tappa che vedrà impegnati i corridori nella scalata dell’Etna. Una frazione che potrebbe già dire molto in chiave classifica generale.