Game over. Cala il sipario sul campionato del Palermo. Non è bastato infatti il sostegno incondizionato dei 32.235 presenti al Renzo Barbera. Il pareggio contro il Brescia non ha permesso ai rosanero di agguantare i playoff e giocarsi la Serie A. E’ infatti terminato 2-2 il match contro le rondinelle. Una partita dal doppio volto con il Club di viale del Fante praticamente perfetto nel primo tempo e poi irriconoscibile nel secondo. In pochissimi secondi gli uomini di Gastaldello l’hanno ribaltata: da 2-0 a 2-2.
Ad aggiudicarsi settimo e ottavo posto sono state alla fine la Reggina e il Venezia. I primi hanno strappato una vittoria contro l’Ascoli nei minuti di recupero con Canotto, mentre i veneti sono usciti sconfitti da Parma. Quest’ultimi hanno terminato a pari punti con i rosanero ma gli scontri diretti hanno decretato il verdetto finale.
Un percorso da montagne russe, lungo, travagliato e con troppi alti e bassi. Mister Corini aveva provato a motivare la squadra e invitato i tifosi a trasformare lo stadio in una bolgia. Così è stato: i 32.235 hanno stracciato il record stagionale contro il Frosinone, caricando al massimo i propri beniamini. Ma non è bastato.
L’impatto della gara non è stato semplice per il Brescia. Le rondinelle si sono ritrovate nella gabbia dei leoni e hanno dovuto fare i conti con un avversario determinato nel raggiungere il proprio obiettivo. O almeno per i primi 45 minuti.
Il Palermo, infatti, sembrava non aver deluso le aspettative, trainato da uno scatenatissimo Brunori, autore di un gol, un assist e sempre pronto a far risalire la squadra. L’intesa con Tutino, per altro, è stata perfetta, regalando tanti spunti e divertimento.
Il secondo tempo ha fatto riemergere vecchi fantasmi. Gli uomini di Corini si sono lasciati riprendere dagli avversari per l’ennesima volta, cullati dal doppio vantaggio. I rosa hanno mostrato il peggio di sé, rimanendo in più occasioni lunghi e lasciando ampio spazio alle ripartenza delle rondinelle. A destare maggiore preoccupazione è sicuramente la mancanza di una reazione concreta.
FORMAZIONI
Corini all’insegna della continuità, con qualche piccola limatura dovuta al rientro di Brunori e alla squalifica di Marconi. In campo: Pigliacelli; Bettella, Nedelcearu, Mateju; Sala, Verre, Gomes, Segre, Buttaro; Tutino e, ovviamente, il numero 9 rosanero.
Gastaldello con il 4-3-1-2: Andrenacci; Karacic, Cistana, Mangraviti, Huard; Bisoli, Labojko, Bjorkengren, Adryan; Rodriguez, Ayé.
PRIMO TEMPO
La festa al Barbera esplode già al quarto minuto di gioco. A sbloccarla è sempre lui: Matteo Brunori. Da un’ottima palla recuperata a centrocampo arriva l’assist di Tutino per il capitano, pronto in area. Complice l’errore in marcatura di Cistana, l’italo-brasiliano ha tutto il tempo di stoppare, controllare e accentrarsi, scaricando il destro sotto l’incrocio dei pali: 1-0.
Dopo un avvio scoppiettante, il Palermo diminuisce la pressione e l’intensità, attaccando a testa bassa. Dal 20esimo il Brescia inizia a salire, impegnando la difesa rosa con un paio di timidi episodi.
Una ghiotta occasione per il raddoppio dei padroni di casa arriva al 30esimo. Lo scambio tra Verre e Sala si conclude con un bel cross dell’esterno per Tutino che di testa non riesce a colpire bene il pallone, anticipando anche Buttaro, completamente solo alle sue spalle.
Dopo il 40esimo minuto i rosanero si scatenano. Gli uomini di Corini, infatti, non se lo fanno ripetere due volte e alla prima occasione utile trovano il bis. Ottimo lavoro sulla sinistra di Brunori che ricambia il favore ed offre l’assist perfetto per Tutino. Il sinistro del numero 7 supera Andrenacci e buca l’angolino basso: 2-0.
Le occasioni però non finiscono qui. Poco dopo è sempre Brunori a fornire un delizioso pallone per il colpo di testa di Buttaro ma il portiere lombardo riesce ad anticiparlo. Allo scadere del recupero Tutino imbuca la doppietta personale ma Maresca annulla subito per fuorigioco.
SECONDO TEMPO
Subito piccolo brivido: Ayé beffa Pigliacelli ma è in fuorigioco.
Il Palermo sembra essere rimasto fuori dal campo e da ripartenza si lascia ingenuamente beffare. Sfruttando gli enormi buchi lasciati in campo, Bjorkengren serve Rodriguez che a tu per tu con Pigliacelli non si lascia ipnotizzare e accorcia le distanze: 2-1.
Poi l’incredibile. Al Barbera cala il gelo: in poco più di tre minuti da 2-0 a 2-2. Huard approfitta dell’ennesima dormita dei rosa e appoggia per il colpo di testa di Aye.
Il Brescia cavalca il momento di difficoltà dei siciliani e per risollevare le sorti del match Corini prepara il doppio cambio: fuori Tutino e Buttaro, dentro Soleri e Valente. Pochi minuti dopo arriva anche il tempo di Saric per Segre.
I lombardi lasciano addormentare il match e il Palermo non riesce più a trovare l’inerzia giusta per presentarsi alla corte di Andrenacci.
Il mister di Bagnolo Mella usa anche le ultime due sostituzioni disponibili: fuori Verre e Gomese, dentro Broh e Vido.
I rosanero provano in maniera sterile di riaprirla durante i 9 minuti di recupero. Ma non c’è nulla da fare: al Barbera termina 2-2 e sfuma definitivamente il sogno playoff.