Con una media punti da playout, solo 4 nelle ultime 5 partite, il Palermo adesso dovrà tirare fuori il carattere per provare a uscire dal pantano delle ultime settimane. La “Ferrari” dei “22 titolari” ha perso qualche cavallo per strada, rallentando bruscamente la corsa verso la promozione diretta in serie A.
L’anticipo serale contro il Catanzaro è un big match dal doppio volto: da un lato restare agganciati al treno, dall’altro iniettare nuova fiducia e autostima alla piazza. Appaiate entrambe a quota 24 punti, il quinto gradino del podio è più rovente che mai e al termine dei 90 minuti una delle due compagini potrebbe perdere il posto, scivolando rovinosamente giù. Un aspetto questo molto caro a mister Corini che per la prima volta potrebbe ritrovarsi al di sotto della linea di comfort concessa dalla società.
Se i calabresi, per quello fatto vedere fino ad oggi, intimoriscono per il loro spirito di gioco vivace e aggressivo, potrebbero in realtà incrociare il cammino dei rosanero nel momento giusto. Contro le dirette avversarie il club di viale del Fante, tolta qualche piccola eccezione, è sempre riuscito a far emergere i lati migliori di sé, senza paura né esitazione. E ne ha dato dimostrazione già contro Venezia, Sudtirol, Modena o nella rimonta casalinga con lo Spezia. Proprio con i liguri è stata l’ultima reazione degna di nota dei siciliani. Anche i numeri lo certificano. Dopo la sfida con i bianconeri i tiri in porta dei rosa si contano sulle dita di una mano e anche il numero dei gol è veramente esiguo per una squadra delle grandi ambizioni future: solo tre in cinque scontri e solo uno arriva da un attaccante, Brunori su rigore con il Lecco. Poi il vuoto.
La crisi rosanero cammina di pari passo con quella del suo reparto offensivo. Tra digiuni e infortuni le criticità in attacco non sembrano ancora voler rientrare. Il ritorno tra i convocati di Di Francesco, nonostante ancora le assenze di Soleri e Insigne, potrebbe cambiare le carte in tavola? A quasi un mese dallo stop non è detto che l’ex Lecce possa rivedere il campo fin da subito e dunque le speranze sono tutte rivolte sul capitano. L’italo-brasiliano, complice un pizzico di sfortuna e i pochi palloni ricevuti, ha perso lo smalto del bomber. Tensione e nervosismo sono tangibili ma uscire dal vortice nero sarà d’obbligo per lanciare un chiaro segnale di vitalità alle avversarie.
Se l’attacco del Palermo arranca, quello del Catanzaro non può dire lo stesso. Secondi per reti realizzate, pari merito con i lagunari e solo secondi al Parma, i giallorossi hanno già totalizzato 22 centri, rivelandosi tra i più proliferi del campionato. Proprio Iemmello e Biasci si sono caricati la squadra sulle spalle, facendola riemergere dalle tre sconfitte consecutive con Como, Modena e Venezia. Un aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare. Considerando l’attuale griglia delle “magnifiche otto”, gli uomini di Vivarini hanno dimostrato poca lucidità negli scontri diretti. Al filotto di cadute delle ultime giornate si somma anche quella con il Parma e i pareggi con Cremonese e Cittadella. Contro i rosa, quindi, potrebbe spezzarsi l’incantesimo o confermarsi il trend negativo che investe le grandi occasioni.