La mia convinta risposta:
Assolutamente no, impedire alla Sicilia di svolgere il Proprio ruolo di Porta Sud dell’Europa, di Piattaforma logistica di semilavorati verso industrie manifatturiere, di mobilità di persone, di terminale del Corridoio 1 con il Porto di Augusta, HUB dirimpettaio di Suez, di terminale di Rete TEN-T, di mescola di culture tra aree più intensamente attraversate, di incremento di PIL per aree che ne bisognano e lo avrebbero sarebbe una follia colpevole davanti all’Europa che lo chiede ed alla Storia;
La faccia chi si sente di assumersi la responsabilità di questa inopinabile scelta, adoperando solo argomentazioni formalistiche, quali il rispetto dei tempi di realizzazione;
ciò a fronte di un Progetto che gli ipotetici realizzatori, WeBuild, Saipem, ANAS, Ferrovie dello Stato si sono dichiarati disponibili a realizzare prontamente; quasi unico tra i Progetti ubicabili nel Mezzogiorno ad essere immediatamente approvato, cantierabile, essendo definito e necessitante solo di aggiornamenti e non modifiche come hanno affermato appena ieri importanti esperti consultati, avendo superata la verifica del rapporto costi\benefici, essendo finanziabile con un punteggio elevato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza, comportando notevole incremento di nuovi posti di lavoro nel Mezzogiorno, realizzando certamente la saturazione della produzione dell’impianto siderurgico di Taranto, essendo realizzabile in modalità Green, essendo occasione e luogo di utilizzo della più importante tecnologia innovativa del Pianeta Terra, essendo occasione di contaminazione di saperi tra quanti partecipassero alla realizzazione e quanti ospitassero sul territorio del Mezzogiorno gli imprenditori provenienti da altre località del Paese e portatori delle necessarie tecnologie a tutto vantaggio ancora delle competenze delle giovani generazione alle quali il PNRR è dedicato.
Sarà costui capace di spiegare le ragioni della scelta nel merito, senza trincerarsi dietro spiegazioni in Burocratese?
La Risposta dei Fatti.
La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha licenziato il 24 Marzo 2021 il parere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in vista del voto che si svolgerà in Parlamento la prossima settimana sulla relazione della Commissione Bilancio sul Recovery Plan; l ‘Opera Ponte sullo Stretto di Messina definita fondamentale per la crescita del Mezzogiorno e del Paese, è inserita e compresa nel Recovery Plan, potrebbe essere realizzata partendo dal Progetto già pronto e solo destinatario di modifiche, cantierabile in pochi mesi, dopo l’abrogazione della norma del Governo Monti che ha definanziata l’Opera; nonostante il diverso parere del Ministro; l’ultima Commissione Trasporti ha dato il via libera alla realizzazione del tratto di Ferrovia ad Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria; questo un punto di partenza: l’Italia potrebbe utilizzare, per realizzare le altre Opere necessarie a realizzare il corridoio Augusta\Berlino ed il collegamento TEN-T, fare diventare la Sicilia piattaforma logistica del Mediterraneo, riaffermare l’importanza geostrategica dell’Italia nel Mediterraneo, fare diventare la Sicilia la Porta Sud dell’Europa, definire l collegamento tra la tratta già finanziata con Fondi MIT Palermo\Messina\Catania ed il Ponte e la Reggio\Calabria\Salerno, le risorse non ancora impegnate del Fondo di Coesione 2014\2020; l’assunto che l’Opera non potrebbe essere pronta entro il 2026 e le sue non impossibili proroghe non può essere affermato burocraticamente ed apoditticamente; come l’esperienza Genova si è incaricata di dimostrare: il Governo “Ubi voluit, fecit” ed in questo caso non si potrebbe fare a meno di contare sulla Sensibilità e sulla Visione del Presidente del Consiglio Mario Draghi. Questa testimonianza in ottica di Bene Comune ed in spirito di Verità.