Sondaggisti in campo all’indomani dell’apertura formale della crisi da parte della Lega che si è sganciata dal governo Conte. Un sondaggio che circola in queste ore è quello realizzato da Renato Mannheimer per Affaritaliani.it, secondo cui l’assetto politico se si votasse in autunno ne risulterebbe molto cambiato.
Secondo il sondaggista, la Lega di Matteo Salvini otterrebbe una forbice fra il 37-40% dei voti. A seguire ci sarebbe il Pd, che si attesterebbe fra il 24 e il 25%, mentre il MoVimento 5 Stelle perderebbe ulteriormente consenso, passando dall’attuale 17% a una percentuale di gran lunga inferiore, fra il 13 e il 15%.
Bene Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia, che otterrebbe il 7-8% mentre Forza Italia e la federazione dei partiti di centro che potrebbe raggrupparsi sotto l’egida de “L’altra Italia” non andrebbe oltre una forbice fra il 6 e l’8 per cento.
Con simili risultati, prende corpo anche lo scenario di un parlamento a forte trazione sovranista, che potrebbe venir fuori dalle urne in caso di elezioni anticipate.
A commentare l’esito del proprio sondaggio è lo stesso Renato Mannheimer: “è ragionevole pensare a una vittoria di Salvini, a meno che non faccia clamorosi errori in campagna elettorale. Ed è altresì ipotizzabile una netta decrescita del M5S che ha ormai perso l’appeal di un tempo. L’unico che potrebbe incidere su Salvini è l’eventuale soggetto politico che potrebbe mettere in campo Silvio Berlusconi che, ancora una volta, potrebbe fare il miracolo mettendo insieme vari gruppo e movimenti di centro. Tutto ciò potrebbe erodere un po’ di consenso di Salvini tra gli elettori insoddisfatti e che lo reputano troppo estremista”.
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