Isole ecologiche e servizio ai cittadini. Il centro di raccolta Rap di Tommaso Natale solleva polemiche e il malcontento dei residenti. Arriva proprio da un utente del centro di raccolta e residente di via Rosario Nicoletti la denuncia del servizio offerto nel centro Rap, istituito nemmeno un anno fa nella settima circoscrizione, tra via Nicoletti e gli spazi adiacenti agli svincoli autostradali della A 29.
Il punto si raccolta in questione è adibito al conferimento di diverse tipologie di rifiuti come: imballaggi in carta e cartone, raccolta di plastica, metalli, legno, vetro, pneumatici, batterie, medicinali, apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso. Inoltre all’interno è possibile conferire anche rifiuti di scarto biodegradabili come sfalci e ramaglie e infine soprattutto rifiuti ingombranti.
Ma è proprio per il ritiro di questi ultimi che i cittadini lamentano un disservizio che si ripresenta con troppa frequenza.
“Quando vado a conferire le sterpaglie del giardino, mi rimandano indietro con la frase: il cassone è pieno, o il cassone non c’è– questo è quanto afferma Alessandra Carella, residente di Sferracavallo – non mi sembra che ci voglia molto ad organizzare il movimento dei cassoni. Ma a detta dell’Assessore Marino, che riconosce le ragioni del mio disagio, sembra non ci siano abbastanza cassoni e che l’area del centro debba restare pulita. Quindi il cittadino, costretto, a questo punto, a gettare nei cassonetti comuni, rischia la multa e pure di essere additato come incivile. Pensate allo stesso comportamento con un materasso, dove mi devo far prestare un’auto dove poterlo mettere e chiedere aiuto a qualcuno, visto che da sola non posso farcela”.
La signora si riferisce principalmente al disagio che comporta dover riportare indietro tutti quei rifiuti ingombranti o sfalci e ramaglie, che si volevano smaltire ma che a causa dell’esubero non possono essere ritirati dal centro.