A volte il passo dalla consuetudine dello smog ad una quotidianità sostenibile è più breve di quanto pensiamo e la dimostrazione lampante e destinata a far riflettere è arrivata dal recente G7 di Taormina, in occasione del quale infatti sono stati percorsi più di 6.000 km in elettrico, con le piccole e caratteristiche golf car che transitavano in quei giorni per il centro storico di Taormina.
Sono stati, inoltre, percorsi 722 kg di Co2 non emessi in soli 3 giorni: sono i dati interessanti emersi da un apposito studio. Si è verificata una media di 44 km al giorno per un totale di 6.072 km percorsi in 3 giorni dai 46 Melex, veicoli di prossimità urbana a zero emissioni messi a disposizione da Exelentia al G7 di Taormina.
Un impegno green che si è tradotto in un risparmio di 722* kg di Co2. Da giovedì a sabato scorso Taormina è diventata realmente smart city, esempio internazionale di città sostenibile: i Capi di Stato e di Governo, i Ministri, le delegazioni internazionali, i funzionari, gli addetti ai lavori e gli organizzatori del Summit sono stati accolti e trasferiti a bordo di 46 Nev (Neighborhood Electric Vehicles), forniti da un’azienda italiana leader nel campo della mobilità urbana sostenibile. Ogni Melex ha percorso mediamente 44 km al giorno a zero emissioni tra le meravigliose strade e gli esclusivi vicoli della città siciliana, garantendo un risparmio di 722 kg di Co2.
Grazie ai Nev (Neighborhood Electric Vehicles), veicoli per la mobilità urbana, si è realizzato l’obiettivo di muovere le persone e le merci con un sistema efficiente, ecologico, economico e con basso impatto sugli spazi urbani nel rispetto anche del silenzio e delle emissioni sonore. Numeri che fanno riflettere e che danno insomma l’idea di quel che potrebbe essere Taormina, come d’altronde anche qualsiasi altra località turistica italiana, con un po’ di auto in meno in circolazione e con qualche mezzo elettrico del genere in funzione tra quelle strade dove sino a questo momento lo smog la fa da padrone incontrastato.
Si tratta di una soluzione vera e non di un palliativo di circostanza, forse nata per caso perché comunque le auto come la Cadillac one di Trump non potevano transitare tra le vie strette di Taormina, ma è una prospettiva che ha una sua logica e potrebbe essere percorribile se si vuole realmente dare una dimensione più vivibile e respirabile al territorio. Le golf car che hanno visto sfilare i sette grandi in Corso Umberto, dalla Via Teatro Greco al San Domenico per le riunioni, e viceversa dal San Domenico poi di nuovo in Corso Umberto verso la Via Teatro Greco con destinazione Timeo hanno scritto una pagina curiosa di storia della città di Taormina e potrebbero anche rappresentare il viatico per spalancare le porte a nuove abitudini negli spostamenti in città, incoraggiando l’utilizzo di mezzi alternativi in grado di avere la loro utilità.
Magari ci vorrà ancora qualche anno, ma il futuro è elettrico. C’è da scommetterci, per forza di cose.