I tempi, come immaginabile, non saranno affatto brevi e le fin troppo ottimistiche previsioni del Cas e del Cov di una riapertura parziale dell’autostrada Messina-Palermo il 31 dicembre rischiano di essere smentite dai fatti (leggi qui)
Il tavolo tecnico riunito in prefettura sta valutando cronoprogramma degli interventi e soluzioni di viabilità alternative ma occorre attendere l’esito dei controlli e dei carotaggi per comprendere non solo l’effettiva entità dei danni ma anche i tempi di messa in sicurezza. Il direttore generale di Autostrade Siciliane Salvatore Minaldi ha ribadito che l’intervento sul posto è stato immediato e che le operazioni sono in corso. “Stiamo completando le operazioni di carotaggio per determinare la parte deteriorata del calcestruzzo, si sta lavorando al ripristino dell’illuminazione. Si lavora h24 in tre turni ma serviranno almeno due settimane”.
Nel frattempo divampano le polemiche e non soltanto sui tempi lunghi ma su una criticità annunciata ed evitabile e su altre stranezze, come l’apertura a intermittenza dello svincolo di Giostra. Già perché mentre a causa della telenovela viadotto Ritiro l’uscita di Giostra è stata chiusa per mesi e mesi per motivi di sicurezza, improvvisamente, per attutire i pesanti disagi, è stata riaperta dopo l’incidente del 24…… Giustamente il capogruppo di Fratelli d’Italia al comune Libero Gioveni si chiede come ciò sia possibile sotto il profilo della sicurezza.
Ma andiamo per ordine.
Dal 24 dicembre dopo il rogo all’interno della galleria Telegrafo l’autostrada Messina-Palermo è chiusa nel tratto dal Boccetta fino a Rometta. Gli automobilisti devono quindi percorrere la strada statale 113 o in alternativa la strada sui Colli Sarrizzo, con disagi pesantissimi anche per il comune di Villafranca dove la viabilità è costantemente andata in tilt.
I mezzi pesanti diretti a Palermo invece devono percorrere prima l’A/18 e poi la Catania Palermo, raddoppiando i tempi.
Ad intervenire è il segretario generale della Uil Trasporti Michele Barresi che ricorda come appena un anno fa l’ispettore inviato dal Ministero delle Infrastrutture, l’ingegnere Placido Migliorino, a seguito di indagini e verifiche su gallerie e viadotti della A20, segnalava in una corposa relazione le pessime condizioni della galleria Telegrafo. Nelle 47 pagine consegnate il 21 marzo 2021, l’ispettore Migliorino intimava al Cas, concessionario del Ministero, una serie di interventi definiti “urgenti e indifferibili” riguardanti la Telegrafo. A pagina 19 di quel documento, l’ispettore scriveva testualmente che senza quegli interventi “per la galleria ispezionata non sussistono le condizioni per poter garantire il transito della circolazione autostradale in sicurezza”. La situazione appariva talmente grave che il primo provvedimento richiesto era “interdire la circolazione autostradale fino alla risoluzione di tutte le problematiche segnalate”. Molte delle criticità rilevate riguardavano la calotta e il manto stradale e sebbene, continua la Uiltrasporti, l’incidente di pochi giorni fa sia stato autonomo, non possiamo non ricordare anche l’intervento successivo dello stesso ispettore Migliorino, in un’intervista alla stampa subito dopo un analogo episodio avvenuto all’interno della Telegrafo, quando un’auto prese fuoco provocando anche in quel caso disagi e interventi immediati. In quell’occasione Migliorino dichiarò: “La galleria Telegrafo andava chiusa già a marzo 2021. Figuriamoci dopo un incendio che, nella migliore delle ipotesi, ha cotto i materiali di rivestimento del tunnel. Dopo un incendio di quel tipo, l’urgenza di chiudere si amplifica inevitabilmente”. La Uil Trasporti evidenzia come quelle parole oggi risuonano più che mai attuali ” siamo convinti debbano avere la massima attenzione da parte degli organi competenti affinché si verifichi quali siano stati gli interventi svolti dal Consorzio in questo lasso di tempo trascorso”
Altro intervento critico è quello del capogruppo FdI al Consiglio comunale Libero Gioveni che si chiede come sia stato possibile riaprire lo svincolo di Giostra in modo intermittente.
“Più volte ho scritto al Prefetto affinché, nel convocare il Comitato Operativo per la Viabilità, potesse valutare la riapertura dello svincolo di Giostra, specialmente nel periodo invernale. Ogni qualvolta si presenti una emergenza come per magia lo svincolo di Giostra diventa funzionale e sicuro, mentre non lo è in periodi normali! Perché?? Perché non tenerlo aperto sempre, con i dovuti accorgimenti, visto che a quanto sembra i problemi strutturali sono presenti nel viadotto di collegamento Giostra – Annunziata e non certamente nello stesso svincolo? E’ ovvio che se quest’ultimo non fosse stato sicuro, immagino che nemmeno nei periodi di emergenza sarebbe stato riaperto! La cosa che dispiace peraltro – prosegue il Consigliere – è che nonostante io abbia inviato delle note alla Prefettura il 6 ottobre 2020, il 19 febbraio 2021, il 3 novembre 2021 e il 21 settembre 2022 proprio per chiedere la riapertura dello svincolo previa valutazione del COV, ho ricevuto risposta solo alla prima missiva da parte dell’ex Prefetto Maria Carmela Librizzi, mentre per le altre vi è stato solo silenzio assoluto! Eppure la necessità di tenere aperto lo svincolo di Giostra anche in periodi normali c’è eccome, soprattutto per la spola che fanno studenti, lavoratori e universitari del Papardo con tutta la zona nord! Mi auguro quindi che, oltre all’opportunità di chiarire alla città i motivi di questa apertura ad intermittenza dello svincolo di Giostra, questa ennesima apertura straordinaria possa far valutare concretamente i soggetti del COV a mantenere sempre aperta quella che indiscutibilmente rappresenta una grande valvola di sfogo per la caotica viabilità cittadina”.