Il portavoce di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale, Segretario Generale ISISC – Istituto Sup. Internazionale di Scienze Criminali, si stringe solidale al dolore dei familiari del giovane Antonio Galvano, lavoratore che ha perso la vita nell’ennesimo incidente sul lavoro che funesta la collettività siracusana, siciliana ed italiana. “Nulla serve, né può essere detto di fronte alla morte, non servono inutili recriminazioni o vuoti richiami alle leggi o aspre invocazioni alla repressione“.
Secondo Ezechia Paolo Reale bisogna indicare una strada valida, “per far sì che non resti vano il sacrificio di questa ennesima giovane vita. Ed è quello di non pensare ancora che i problemi sono troppo grandi e devono comunque risolverli gli altri”. Il portavoce di Progetto Siracusa sottolinea come la sicurezza sul lavoro e del lavoro non sia fatta di carte ed adempimenti burocratici, ma di capacità e di conoscenza, oltre che di lealtà e moralità.
“Noi proponiamo un tavolo di riflessione operativa intitolato al lavoratore scomparso e, per la prima volta, indirizzato non verso l’economia ed il guadagno, ma verso la verità ed i diritti. Un progetto – conclude – che dovrà partire dalla formazione e termini nei cantieri per individuare, con chiarezza, un percorso che legislatore e burocrazia fanno a gara per rendere impossibile, ma che è a portata di mano dell’intelligenza e della competenza. Parti sociali ed enti si uniscano con l’obiettivo unico di trasformare il dato della morte sul lavoro in una concretezza fatta di realtà e di vita”.