La nave Aquarius della organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca SOS MEDITERRANEE, che opera in partenariato con MSF (Medici senza frontiere) approderà domenica mattina al porto di Pozzallo con 513 profughi a bordo. Si tratta di 423 uomini e 90 donne, di cui 8 incinte. Provengono prevalentemente dalla Nigeria e dal Bangladesh, ma tra loro vi è anche un gruppo di famiglie siriane. I minori sono 138, dei quali 92 non accompagnati. 33 i bambini sotto i 13 anni: 19 hanno meno di 5 anni e 7 non hanno nemmeno un anno.
Sono tutti stati tratti in salvo nelle ultime 24 ore da 5 imbarcazioni (3 gommoni e 2 barconi) al largo delle coste libiche.
Il primo salvataggio è avvenuto giovedì mattina: 101 profughi, quasi tutti provenienti dal Bangladesh e tutti uomini, sono stati tratti in salvo da un gommone grigio. La seconda operazione è iniziata all’una del mattino di venerdì, quando il radar della Aquarius ha captato un debole segnale. Poco dopo, i soccorritori hanno avvistato un barcone di legno blu lungo una decina di metri. L’intervento si è svolto in condizioni climatiche non ottimali, con vento di 10-15 nodi e onde alte da 1 a 1,5 metri, ma comunque con buona visibilità: il barcone era in pessime condizioni e ha cominciato a rompersi quando la prima delle scialuppe di salvataggio della nave Aquarius lo ha accostato per cominciare a trasbordare i profughi. A bordo si trovavano 89 profughi, quasi tutti provenienti dal Bangladesh (73). 42 i minori, di cui 1 solo accompagnato. Hanno raccontato di avere lasciato le coste libiche alle 18.00 di giovedì. Alcuni, particolarmente provati dal freddo e deboli, anche se coscienti, sono stati subito affidati alle cure del team medico di MSF a bordo: in 4 sono ricoverati e sotto sorveglianza, ma fuori pericolo.
La terza operazione è iniziata invece alle 9.30 circa del mattino di venerdì: in 2h e 30 il SAR team della nave Aquarius ha soccorso simultaneamente tre imbarcazioni – due gommoni e un barcone -rilevate dal radar di bordo circa un’ora prima. “Appena ci siamo avvicinati, abbiamo notato alcune bolle fuoriuscire da uno dei due gommoni, il che significa che si stava già sgonfiando. Il gommone era affollato e abbiamo dovuto evacuare il più rapidamente possibile in primo luogo donne e bambini, e poi il resto dei passeggeri. Tutti sono al sicuro ora, è un sollievo. I salvataggi di imbarcazioni con donne e bambini sono sempre molto intensi e emozionanti anche per un equipaggio esperto.” dice Max Avis, vice coordinatore SAR di SOS MEDITERRANEE.
323 le persone che sono state complessivamente tratte in salvo dalle tre imbarcazioni: si tratta di 233 uomini e 90 donne, di cui 8 in stato di gravidanza. I minori, di cui 20 non accompagnati, sono 60 e tra loro vi sono molti bambini: 19 hanno meno di 5 anni e vi sono anche 7 neonati. La maggior parte dei passeggeri sul barcone erano siriani, diverse le famiglie con bambini piccoli, tra cui due gemelli di 8 mesi.