È arrivato a Palermo questa mattina Vittorio Barbanotti, eroico settantaduenne milanese che, partito da Milano il 15 aprile, ha attraversato tutta l’Italia in bicicletta percorrendo circa 1800 chilometri. Come prima tappa ha raggiunto l’albero in memoria di Giovanni Falcone, accompagnato dall’associazione di protezione civile Aices, per proseguire poi verso la casa memoria di Paolo Borsellino e incontrare il sindaco del capoluogo Roberto Lagalla a palazzo Palagonia, da cui ha ricevuto la medaglia della città.
“Mediante lo sport voglio mettere la mia testardaggine, caparbietà e volontà al servizio della lotta per i diritti umani” afferma Vittorio, che nonostante la stanchezza dimostra una grinta invidiabile.
Barbanotti non ha avuto sponsor per questa sua impresa, e ha potuto contare solo sugli amici e le amiche che ha incontrato lungo la penisola e che lo hanno aiutato: “Ho imparato ancora di più ad amare, ad amare la mia attività e ad amare loro, e fin da subito mi hanno amato quello che io sto cercando di portare avanti.
Ma coloro a cui si rivolge principalmente durante i suoi viaggi sono i giovani: “Non si può evitare di rivolgersi ai giovani e di ascoltarli e di confrontarsi con loro, perché è su quello che bisogna lavorare per avere un mondo migliore”.