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La dichiarazione

Palermo, in arrivo nuovi immobili per le comunità religiose. Lagalla e Tamajo: “Spazio per tutte le confessioni” CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 25 Marzo 2024

Palermo è sempre stata una città che rappresenta un crocevia di popoli. Il capoluogo siciliano, anche per la sua posizione al centro del Mediterraneo, è terra di passaggio. Flussi migratori, conquistatori e comunità autoctona si sono mescolati nei secoli dando vita a tradizioni multietniche. Un modello sociale basato sull’integrazione tra religioni differenti non può certo prescindere dalla disponibilità di immobili idonei alle finalità di culto per le varie confessioni religiose.

La comunità musulmana di Palermo, ha fatto un passo avanti in tema di inclusione, attraverso il ritorno del “Richiamo alla preghiera”, che il 22 marzo si è svolto dopo 839 anni presso la moschea del centro storico. In questa zona della città sorgono anche alcuni monumenti che sono ricompresi nel percorso “Arabo-Normanno”, considerato dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”.

A margine dell’evento ha presenziato il sindaco Roberto Lagalla che si è soffermato per rispondere alle domande de ilSicilia.it in merito agli immobili disponibili: “Questo è uno dei temi che sono sul tavolo del governo comunale. Conosco il lavoro che è stato fatto – ha dichiarato – per realizzare la moschea, ma è certo che la confessione islamica necessiti di maggiori spazi. Stiamo parlando anche con la comunità ebraica per portare a compimento la riqualificazione dello spazio concesso dalla Diocesi attraverso il comodato di una chiesa del centro storico“.

Di inclusione ha parlato anche l’assessore regionale Edy Tamajo, spostando l’attenzione sulla necessità di offrire servizi essenziali alla cittadinanza: “Con il sindaco Lagalla, in sinergia con il governo regionale, si sta facendo un lavoro per rendere Palermo una città normale. Quando parlo di normalità parlo di servizi resi ai cittadini come le scuole, l’illuminazione pubblica e la cura delle strade. Per anni siamo stati indietro e c’è bisogno di cambiare marcia”.

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