Rap continua ad essere in perdita, anche se l’emorragia finanziaria, rispetto al 2023, sembra quasi cauterizzata. Il Collegio sindacale della società Partecipata di piazzetta Cairoli ha inviato una relazione all’Amministrazione comunale nella quale si chiede, sostanzialmente, la messa in opera della ricapitalizzazione dei conti aziendali, fiaccati da un pesante passivo nel bilancio 2023 da 9,8 milioni di euro. Una mazzata contabile che ha costretto il management guidato dal presidente Giuseppe Todaro a ben due revisioni del piano di risanamento approvato a marzo 2024 e redatto dall’ex commissario Zes Carlo Amenta. Oggi però la tendenza sembra essere stata invertita. L’azienda ha ridotto le perdite fino ad un milione di euro nel 2024, tornando a produrre profitti tramite la raccolta e il trattamento dei rifiuti di Palermo e Provincia.
Un risultato che darà il via, da parte dell’Amministrazione Comunale, alla tanto attesa ricapitalizzazione del bilancio. “I risultati, ancora solamente parziali, sembrano confermare come la strada intrapresa sia quella giusta – dichiara l’assessore al Bilancio del Comune di Palermo Brigida Alaimo -. Il percorso di risanamento della società passa da una costante interlocuzione e da una incessante attività di controllo da parte degli uffici preposti, alla quale sto dedicando molto tempo. Credo che Rap debba continuare con i necessari sacrifici per dotarsi di un modello organizzativo in grado di soddisfare le esigenze di una grande città come Palermo“.
Rap prova ad uscire dal tunnel, la situazione al terzo trimestre del 2024
Dal Comune, prima di agire, avevano chiesto delle integrazioni per capire se, nei primi tre trimestri del 2024, la tendenza fosse cambiata. E almeno all’apparenza sembra così. Da Rap infatti sottolineano che, al 30 settembre 2024, la perdita d’esercizio di questa annualità è di circa 1 milioni di euro. Un dato in forte controtendenza rispetto al 2023. Fatto a cui si uniscono diversi parametri di bilancio positivi. Ciò anche grazie, sottolineano dagli uffici dell’azienda, “ad un aumento di ricavi dettato dalla contrattualizzazione di nuovi servizi“. Fra questi vengono elencati l’ingresso in discarica dei rifiuti di diversi comuni della Provincia; l’aumento del gettito TARI e degli introiti maggiorati di altre utenze. “Inoltre – dicono da Rap – si è registrata l’apertura di molte gare che hanno iniziato ad abbassare i costi generale. Fatto che unito alle ottimizzazioni dell’officina e all’arrivo di nuovi mezzi, ha abbassato le uscite finanziarie“.
I dati in miglioramento, l’azienda torna a generare utili
Ricordiamo che il bilancio 2023 si era chiuso con una perdita di 9,8 milioni di euro e con un patrimonio netto negativo di 5,5 milioni di euro. Fatto dal quale è derivata la necessità di rimpinguare l’esiguo capitale sociale di Rap (il quale si aggira a circa 3,2 milioni di euro). Dati non proprio confortanti per un’azienda che già arrivava da un periodo di crisi, dettato dagli extracosti sostenuti per i problemi a Bellolampo e dalle ben note carenze di personale, le quali hanno dettato un continuo ricorso a forme di straordinario e doppi turni. Dal bilancio intermedio al 30 settembre 2024 emerge invece un quadro parzialmente diverso. Secondo quanto messo nero su bianco dal Collegio Sindacale di Rap, si registra una perdita d’esercizio di 1 milione e di un patrimiono netto negativo di 6,6 milioni di euro.
“Sebbene la società registri una perdita di periodo di 1 milione di euro – scrivono dal Collegio Sindacale di Rap -, dall’analisi del conto economico riclassificato, confrontato con il bilancio precedente, emerge chiaramente un miglioramento dei principali margini in termini percentuali“. Fra quelli citati c’è il margine operativo lordo, ovvero un indicatore economico che permette di valutare la capacità di un’azienda di generare reddito attraverso i servizi offerti (gestione operativa). In questo caso, il ritiro e il trattamento dei rifiuti del comune di Palermo ma non solo. Il dato al 30 settembre 2024 parla di un attivo, per questo valore, da 3,6 milioni di euro. Ciò a fronte della pesante perdita da quasi 10 milioni di euro registrata al 31 dicembre 2023.
La crisi non è ancora finita
I dati quindi sono in miglioramento, anche se in questa sezione d’annualità rimangono comunque perdite d’esercizio, seppur ridotte rispetto allo scorso bilancio. “La perdita di periodo è infatti conseguente alla contabilizzazione di partite straordinarie, riferibili in larga misura alla svalutazione dei crediti verso il socio unico (Comune di Palermo) per 2,1 milioni di euro“. Mossa dovuta alla necessità di ridurre il fenomeno dei disallineamenti. Una sorta di asincronia fra i crediti vantati in questo caso da Rap e i debiti riconosciuti da parte dell’Amministrazione Comunale. Mossa necessaria al fine di armonizzare le partite contabili, così come richiesto dal redigendo piano di riequilibrio messo in campo dal Comune di Palermo. Nonostante il passivo però, secondo il Collegio Sindacale, c’è un “risultato in linea con le previsioni del piano di risanamento“.
“Il Collegio Sindacale ritiene che l’insieme degli strumenti di programmazione e risanamento, unitamente alla ricapitalizzazione della società, possano garantire la continuità aziendale nonchè il raggiungimento dell’obiettivo del risanamento“. Fatto per il quale l’organo di controllo contabile concorda con il Consiglio d’Amministrazione di Rap per convocare un’assemblea straordinaria dei soci. “Si invita quindi il socio unico ad aderire alla proposta degli amministratori circa il ripiano delle perdite esposte nella situazione al 30 settembre 2024 ed alla ricostitutizione del capitale sociale“. Una sorta di attestazione di fiducia con la quale il management di Rap conta di uscire dal tunnel, evitando così conseguenze nefaste.