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Il servizio

La Seus potenzia i mezzi di soccorso, nuove misure per le maxi-emergenze in Sicilia

venerdì 12 Luglio 2024
Riccardo Castro

Un gommone-catamarano, nuove barelle, idrocostumi, un team di soccorritori riforniti di appositi presidi sanitari e dispositivi di sicurezza pronti a muoversi in giro per la Sicilia a bordo di un nuovo automezzo.

Sono alcune delle misure messe in atto dalla Seus 118 per potenziare il servizio delle maxi-emergenze in ambienti alluvionali e acquatici, che potrà contare pure su un ulteriore step formativo degli operatori. I dettagli sono stati illustrati durante la conferenza “Maxi-emergenza: la gestione degli eventi catastrofici” che si è svolta al Cannizzaro di Catania.

Il presidente della Seus, Riccardo Castro, ha sottolineato: “Abbiamo potenziato il servizio di soccorso nei casi di eventi climatici imprevedibili, dotando anche i nostri soccorritori di maggiori presidi di sicurezza. Stiamo anche implementando la loro formazione in modo da migliorare ulteriormente il già eccellente standard qualitativo dei soccorsi effettuati dal 118 in Sicilia, che come sempre agisce in piena sinergia con gli altri Corpi che intervengono nelle emergenze”.

Il direttore generale del Cannizzaro, Salvatore Giuffrida, ha aggiunto: “La nostra Azienda Ospedaliera è specializzata nell’emergenza, ospita la centrale operativa 118 e la centrale NUE 112 ed è quindi è il luogo ideale per il confronto tra gli attori del sistema. C’è una grande attenzione su questo versante, come dimostra il potenziamento del servizio relativo alle catastrofi alluvionali”.

La Seus si è dotata di un gommone-catamarano “Takacat” che può trasportare 7 persone e grazie alla sua conformazione agevola il recupero e facilita i soccorsi. Sono stati acquistati speciali idrocostumi che offrono il massimo della protezione agli operatori in caso di acque contaminate, caschi per il salvataggio in acqua dotati di torcia stagna, giubbotti salvagenti, salopette cerata e stivali. Inoltre sono disponibili una barella da soccorso “Toboga”, una barella “Life Sled”, un Rescue Tube (boa galleggiante che facilita i soccorsi in acqua) e una corda semistatica per il recupero. (ANSA).

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