Mi sono sempre ritenuto una persona possibilista, non nel senso preciso del termine – che, talvolta, ha anche una connotazione neanche tanto positiva – quanto in una sorta di senso lato: sono convinto, infatti, che nella vita sia tutto possibile, e ritengo che nulla sia impossibile a priori. Non fosse altro che per una mera questione statistica, matematica.
Ecco perché, partendo da quest’assunto, mi sento di andare in controtendenza rispetto all’opinione generale, che tende a demonizzare i Social Network additandoli come quel luogo virtuale in cui girano truffe, notizie fasulle e persone pronte a toglierti fino all’ultimo centesimo che hai in tasca! Per carità, sui Social c’è anche quello, è impossibile negarlo, ma quegli stessi Social così criticati, così aspramente temuti, possono, addirittura, essere vettori di grandi emozioni, di grandi gioie per l’anima ed il cuore. Si: sto parlando di amore!
Non fraintendetemi, ve ne prego: non partite con dei pregiudizi, lasciate che vi spieghi. I Social, ormai, diventano veri e propri “vettori di incontro” per le persone, e direi anche menomale, visto che il loro assunto principale, quando furono creati, era esattamente quello di mettere in comunicazione persone distanti tra loro, magari facendone conoscere di altre! Ecco che, quindi, dalla conoscenza virtuale a quella reale il passo è breve!
Conosco tantissima gente che attraverso l’ormai celebre Facebook Dating, di cui tante volte vi ho parlato nei miei articoli, ha conosciuto persone che, a conti fatti, si sono rivelate amori veri e meravigliosi da vivere: i Social, infatti, non fanno altro che diventare ciò che era la piazza, il pub, la discoteca fino a qualche tempo fa, e considerando che, specialmente di questi tempi, i rapporti sociali sono sempre minori, l’approccio virtuale, che diventa poi reale, sembra portare i suoi frutti in maniera davvero tangibile.
Le cifre parlano chiaro: il famosissimo Tinder, ad esempio, ha visto, durante i mesi della pandemia e del lockdown, un aumento d’uso pari al 46% rispetto all’anno precedente, con un aumento delle conversazioni tra utenti pari al 39%, e cifre simili si registrano per i vari altri siti di incontri, tipo Badoo, Meetic e similari.
Il Social diventa una piazza virtuale in cui, con tutta calma, si conosce una persona, filtrata, per così dire, già alla base attraverso le caratteristiche che più ci sono congeniali, in altezza, distanza da noi, hobby similari e tanto altro: se una persona ti piace, puoi lasciare un cuore, e se questa persona ricambia il cuore, beh… È fatta! Inizia l’incontro virtuale: una sorta di test preselettivo, in cui ci si conosce, si parla, ci si racconta, si cerca di capire cosa possa unire quelle due persone, cosa abbia spinto alla scelta reciproca, e tanto altro ancora. Quasi sicuramente, se la persona desta curiosità, il passo successivo è scambiarsi i numeri di telefono, e magari iniziare a parlare al di fuori di Dating, meglio se su WahatsApp: l’incontro si fa sempre più interessante, finché quelle due persone decidono di conoscersi davvero, e fissano un appuntamento reale (ovviamente, ricordate sempre di fissare appuntamenti in luoghi aperti, come un parco pubblico o un bar, che siano pieni di persone… Meglio diffidare al primo incontro! N.D.Giomba), alla data, ora e luogo stabilito. E se son rose… Fioriranno!
So benissimo che tanti – specie i tradizionalisti – possono storcere il naso, che questa virtualità sembra quasi voler svilire ciò che erano i sentimenti d’un tempo, ma, a conti fatti, sono solo cambiati i mezzi, non certo il fine: ho tanti amici, ad esempio, che utilizzano lo stesso principio tramite Instagram. Vedono una bella ragazza, commentano una sua foto, le scrivono in privato, iniziano a parlare, si scambiano il numero, e, magari, scoprono di essere perfetti l’uno per l’altra: conosco tante persone che si sono conosciute in questo modo, e adesso vivono felici la loro storia d’amore, e pensano già ad un matrimonio, a dei bambini, al futuro che verrà!
Ecco perché non dobbiamo mai criticare i Social a prescindere, e lo dico da utente e da “addetto ai lavori”: come vedete, è solo cambiato il “modo”, ma non il fine ultimo, anche perché, da eterno, inguaribile, romantico quale sono, ho l’assoluta certezza nel pensare che, anche tra un milione di anni, potremo usare ologrammi e teletrasporti, fantascientifici motori “a curvatura” e navicelle spaziali, ma nessuna scienza, nessun futuro, nessuna tecnologia sarà mai in grado di sostituire l’incredibile esplosione d’amore che nasce da un bacio. Un bacio vero, reale. E fidatevi: nessuno sarà mai in grado di farlo. Per fortuna!