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Ancora ritardi nei pagamenti

Lavoratori Asu, Vincenzo Figuccia: “Superata l’emergenza, si passi alla stabilizzazione”

sabato 17 Giugno 2023
Vincenzo Figuccia
Vincenzo Figuccia

“In queste ore ho sentito i vertici degli uffici del dipartimento lavoro, degli enti locali e della ragioneria generale della Regione Siciliana, rispetto ai ritardi dei pagamenti sulle retribuzioni spettanti ai dipendenti Asu inseriti nei comuni”.A dirlo è Vincenzo Figuccia, deputato Questore all’Ars -.

“Ho compreso che i ritardi legati al pagamento delle 16 ore di integrazione lavorativa stabilite per legge, sono imputabili al mancato invio della cosiddetta scheda attività, che – continua Figuccia – gli stessi comuni sono tenuti ad inviare alla Regione”.

“Considerando che sui 391 comuni in cui prestano servizio i circa 3500 lavoratori Asu, la stragrande maggioranza delle amministrazioni risultano in regola con l’nvio delle schede, – prosegue il deputato – risulta evidente che i ritardi sono imputabili ad un risibile numero di comuni. Per tali motivi, sto proponendo, insieme ad altri colleghi, con in testa il Presidente della prima commissione parlamentare on. Abate, l’immediato pagamento (per i comuni in regola con la presentazione della documentazione), delle spettanze legate allo straordinario effettuato dai lavoratori”.

“Finito questo impasse, bisognerà lavorare sin da subito, per costruire una prospettiva reale – conclude Figuccia – che deve andare verso la stabilizzazione di tutti gli operatori del bacino Asu, dopo più di 20 anni di lavoro precario a servizio della comunità”.

Giuseppe Laccoto

“Accolgo con soddisfazione il provvedimento contenuto all’interno del Decreto Pubblica Amministrazione bis varato dal Governo nazionale che concede alla amministrazioni pubbliche la facoltà di assunzione per i 4600 ASU siciliani. Tale facoltà viene però limitata dai vincoli assunzionali imposti dai bilanci e dalle piante organiche e previsti dallo stesso decreto. Bisogna quindi lavorare per superare queste limitazioni e per questo adesso occorre che la Regione Siciliana concordi con Roma i passaggi normativi speciali e necessari per giungere all’attesa stabilizzazione degli ASU. Visto che finora la retribuzione di questa tipologia di precari è stata a carico della Regione, ritengo che, nell’ambito della conversione in legge del decreto e in considerazione dei vincoli di natura finanziaria e di personale per i Comuni, si debba prevedere di giungere alla stabilizzazione degli ASU reperendo appositi fondi regionali così come è stato fatto per il periodo 2021/2022″. Lo afferma Giuseppe Laccoto, Presidente della VI Commissione Salute all’Assemblea Regionale.

“Il confronto con il Governo Nazione è quanto mai opportuno per dare una risposta politica al disagio sociale vissuto e rappresentato da migliaia di persone che da più di 30 anni prestano servizi anche indispensabili nei Comuni ma senza avere alcuna garanzia dal punto di vista della tutela previdenziale”, conclude.

 

Marianna Caronia
Marianna Caronia

“Faremo ogni sforzo utile per rendere operativa in Sicilia la norma che il Consiglio dei ministri ha approvato per consentire la stabilizzazione del personale Asu. Già nella scorsa finanziaria regionale avevamo tentato con un provvedimento specifico di stanziare le risorse che garantissero l’impiego per 36 ore settimanali di tutto questo personale che a vario titolo presta servizio negli enti locali siciliani oltre che in alcuni enti strumentali della Regione e per la stessa amministrazione regionale. Ora abbiamo una possibilità in più che consentirà di varare una legge regionale senza rischi di impugnativa”. Lo afferma Marianna Caronia, capogruppo della Lega all’Ars.

“Attendiamo di conoscere nel dettaglio la norma del governo Meloni per avviare subito una fase di discussione in Assemblea, partendo dalle commissioni di merito, per giungere ad una soluzione definitiva che dia dignità piena a questi lavoratori che da più decenni operano nei comuni siciliani”, conclude Caronia.

 

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