Come definire la dichiarazione di Vincenzo Figuccia deputato regionale già autonomista, già forza Italia, già UDC, oggi Lega (in futuro chissà…) sulla mancanza di una rappresentanza femminile nella giunta Musumeci? L’on. Figuccia ha così sentenziato: “Ciò che conta non è ciò che gli assessori hanno tra le gambe ma ciò che hanno in mezzo alle orecchie”.
Un gioiellino di delicatezza caro Lord Figuccia.
Chissà cosa ne penseranno di questa gentile riflessione le signore di casa Figuccia, in primis la sorella Sabrina consigliere comunale approdata, da poco, anche lei nel partito di Alberto da Giussano.
È d’accordo con questa arguta valutazione il neo segretario regionale della Lega , l’on. Nino Minardo, da sempre poco incline alle frasi colorite e comunque di riconosciuto stile riservato e riflessivo ?
Concorda sull’argomento il presidente Musumeci portatore serio, gli va riconosciuto, di antichi valori e sempre rigoroso nell’eleganza del linguaggio?
Forse nella mente dell’on. Figuccia c’è già una contaminazione leghista, ma ahimè targata vecchia gestione, quella Bossiana che diceva “Ce l’ho duro”.
Ma adesso , mentre rifletto, mi tormenta una curiosità… Caro on.Vincenzo Figuccia, ma lei i partiti che sceglie nelle sue migrazioni politiche, li seleziona valutando ciò che hanno tra le gambe o tra le orecchie?