Sette detenuti raccontano le loro storie, i loro errori, le loro debolezze, i rimpianti e la speranza di costruire un nuovo progetto di vita. Un’indagine che va oltre il reato, quella realizzata dalla giornalista siciliana Katya Maugeri in “Liberaci dai nostri mali. Inchiesta nelle carceri italiane: dal reato al cambiamento”, con la prefazione di Claudio Fava e la postfazione del giornalista Salvo Palazzolo, edito dalla Villaggio Maori Edizioni, un viaggio inchiesta nelle carceri, arricchito dal progetto fotografico di Alessandro Gruttadauria.
È una crepa, un insieme di ombre nelle relazioni sociali è un distacco dalla realtà. Un crimine è tutto questo. Un ponte interrotto che smette di collegare l’essere umano con la propria dignità, con la parte sana che vorrebbe fare un salto di qualità e oltrepassare la frattura.
Se ne discuterà a Palermo il 16 luglio alle 17.00 al Palazzo dei Normanni, piazza del Parlamento, 1 sede dell’assemblea regionale siciliana, sala “Piersanti Mattarella” (sala gialla).
Dialogheranno con l’autrice, Claudio Fava, presidente della commissione regionale Antimafia, Salvo Palazzolo, giornalista de La Repubblica, Mario Conte, consigliere Corte d’Appello di Palermo e Pino Apprendi, presidente “Antigone Sicilia”.
La giornalista indaga le vite dietro le sbarre di chi, oltre agli errori commessi e l’etichetta di ‘carcerato‘, rimane un essere umano. Non c’è assoluzione nelle sue riflessioni: nelle sue ‘ore d’aria‘ annota le sue emozioni di intervistatrice e riesce a raccontare le difficili condizioni psichiche di chi ha commesso un reato, e di chi, fuori da una cella, ha lasciato rimpianti e sogni.
“Liberaci dai nostri mali” non è solo un’inchiesta: è il racconto di una realtà di cui bisognerebbe avere coscienza, superando sbarre, muri e pregiudizi.