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Siamo sicuri che il lockdown in Sicilia fosse necessario? Il Paese ha voluto adottare misure analoghe per situazioni totalmente diverse. Per i motivi più vari il virus al Sud non è attecchito, malgrado gli sforzi del Governo centrale e delle amministrazioni regionali di Lombardia e anche Veneto. Che hanno portato ad un esodo di ritorno dei nostri emigranti in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia.
Ora é l’ora di contare i danni. Si partiva senza aver recuperato i danni fatti dalla crisi del 2008 e come il gambero adesso faremo un ulteriore passo indietro, sia nella produzione di PIl che nel mercato del lavoro. Questo è uno degli argomenti trattati a ilSicilia.it con il professor Pietro Busetta, il dottor Alessandro La Monica e l’imprenditore Gianmarco Costanzo, ospiti in redazione per parlare del Report Diste consulting sull’economia siciliana. A fare gli onori di casa il direttore responsabile Manlio Melluso.
Il 51esimo Report Sicilia realizzato da Diste Consulting cerca di analizzare lo stato dell’arte e di fare qualche previsione su come chiuderà questo 2020. Una analisi attenta che riesce a far luce sulla effettiva dimensione dei fenomeni e a guardare avanti.
“Qualcuno è convinto che potevamo fare a meno di chiudere tutto- è uno dei passaggi del Rapporto – e che questi provvedimenti erano adeguati ad una situazione più compromessa, ma tant’é… anche i nostri governanti si sono fatti impaurire da quello che si vedeva a Bergamo, … e certamente non era facile decidere in modo diverso”.
“Adesso bisogna ripartire con un progetto per l’Isola, con obiettivi precisi, sia in termini di recupero di Pil che di occupazione. Certo bisogna fare i conti con la gestione ordinaria e con le risorse limitate che si hanno oltre che con una maggioranza estrattiva che non ha voglia di approvare nulla se non porta ad un maggiore consenso e quindi alla distribuzione di risorse per i propri clientes“.