“Gli amministratori di Partinico hanno fatto un altro ennesimo bel regalo alla signora Bertolino, dimostrando, ancora una volta, la loro subalternità alla padrona della distilleria più grande d’Europa”. Questo è quanto denuncia il presidente regionale di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna riguardo la vicenda di speculazioni edilizie e di relazioni tra impresa e politica locale che, secondo l’associazione ambientalista, è ancora tutta da chiarire.
Secondo Zanna il Consiglio comunale avrebbe approvato la variante urbanistica “per trasformare terreni agricoli in contrada Bosco Falconeria, di proprietà della signora, in area industriale, in un territorio comunque a vocazione agricola dove è già presente una zona industriale semi vuota”. Da anni la distilleria Bertolino si trova nell’occhio del ciclone per l’inquinamento ambientale del territorio che si ripercuote sulla salute dei cittadini. Una situazione che si trascina da tempo senza soluzione di continuità, nonostante gli esposti dei cittadini e delle associazioni e diversi procedimenti giudiziari.
“Se la signora Bertolino – sottolinea Zanna – avesse voluto delocalizzare lì la sua fabbrica insalubre avrebbe speso di più ha invece scelto la scorciatoia della ‘trasformazione’ dei suoi terreni, acquistati a prezzi stracciati”. Ma il “regalo più appetitoso e ricco”, secondo Legambiente Sicilia, è la variante ancora non approdata in consiglio comunale e “che potrebbe far diventare gli attuali terreni occupati dalla distilleria, nel cuore di Partinico, aree per edilizia residenziale, così che la signora con una lottizzazione potrà costruire appartamenti per 1200-2000 abitanti”.