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Ballerini professionisti ma solo per 9 mesi su 12. Succede al Corpo di Ballo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Insieme ad altri lavoratori, sono stati esclusi dal progetto di stabilizzazione del personale. Per questa ragione Fials- Palermo, Slc Cgil -Palermo, Fistel – Cisl Palermo e Uilcom- Palermo hanno manifestato oggi il proprio dissenso.
La stabilizzazione del personale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche è un obiettivo rincorso da venti anni e ha coinvolto governi di diverso colore politico oltre ovviamente alle principali istituzioni presenti nel territorio. Per i sindacati, i risultati di oggi, arrivati in applicazione di una legge nazionale, sono tuttavia deludenti.
I precari ad oggi sono 40. A essere penalizzati oltre ai ballerini, sono i tecnici e la sartoria. Una soluzione che risulta incomprensibile soprattutto per il Corpo di Ballo, liquidato a una soluzione di tipo part time. Un danno enorme per questi professionisti, veri e propri atleti che non potrebbero restare fermi tre mesi l’anno.
I sindacati, lamentano l‘assenza di un progetto pluriennale di sviluppo e rilancio del teatro palermitano e il mancato rinnovo del contratto integrativo aziendale.
Ma quali sono allora le richieste e le proposte sul tavolo dei sindacati? Per prima cosa un confronto con tutti i soggetti coinvolti nel piano. L’attuale dialogo, spiegano le OO.SS, con la Direzione del Teatro Massimo sembra non andare nella giusta direzione.
I vincoli applicativi indicati dal Ministero e una visione parziale del Teatro su come determinare il giusto equilibrio tra risorse economiche , produzione artistica, fabbisogno, organico e stabilizzazione del personale, sembrano preludere a una soluzione insufficiente. Uscire dal precariato insomma, sembra una missione impossibile.
Da questo” incidente”, potrebbe adesso aprirsi un tavolo con la Regione siciliana per dare maggiori garanzie nel triennio e portare a una stabilizzazione vera e corposa.
Eppure, solo qualche giorno fa, il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Teatro Massimo col parere positivo del Collegio dei Revisori dei conti, aveva approvato all’unanimità la proposta di nuova dotazione organica per il triennio 2021-2023 che prevede l’incremento delle posizioni lavorative a tempo indeterminato che crescono di 105 unità.
Il sovrintendente Francesco Giambrone a proposito dei ballerini aveva dichiarato: “Penso in particolare proprio al Corpo di ballo che nella nuova dotazione organica sarà impegnato con contratti a tempo indeterminato per un periodo limitato a 9 mesi l’anno. Questa scelta di stabilità elimina la condizione di fragilità in cui finora il Corpo di ballo ha operato e incrementa la tutela dell’occupazione per un periodo maggiore rispetto all’attuale impiego”.