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La quinta giornata

L’Ortigia si riscatta con il derby, il Telimar insegue ma non basta: 6-10

sabato 30 Marzo 2024

Il derby siciliano infiamma la vigilia di Pasqua. L’Ortigia assedia la piscina Olimpica comunale di Palermo vincendo 6-10 contro il Telimar, aggiudicandosi così anche lo scontro diretto per il quarto posto.

I padroni di casa rispondono subito ai colpi dei biancoverdi, dando filo da torcere ai “cugini” per buona parte del match, senza mai gettare la spugna. A fare la differenza però è la rabbia e la voglia di riscatto dei biancoverdi, eliminati giusto una settimana fa dall’Euro cup dai tedeschi dello Spandau 04 Berlin (CLICCA QUI). I siracusani hanno disputato una partita attenta, cinica e convincente, sia in attacco sia in difesa.

Il club dell’Addaura non riesce dunque a ripetere l’impresa compiuta all’andata (CLICCA QUI), alla Cittadella dello Sport di Siracusa, quando, sotto di 4-0, riuscì ad acciuffare il risultato tornando nel capoluogo siciliano con un preziosissimo punto. I rossoverdeblu questa volta, però, hanno dovuto fare i conti con una sorte avversa. Un po’ spreconi, con i due rigori sciupati, e un po’ sfortunati, visti i tanti legni centrati.

LA PARTITA

La sblocca Condemi in ripartenza alla prima azione disponibile. A riportare equilibrio ci pensa Occhione con un preciso diagonale. Nella prima frazione Jurisic dice tre volte di no ai biancoverdi, che non riescono così a sfruttare l’uomo in più.

L’Ortigia si porta di nuovo avanti, stavolta in extra player con Carnesecchi. Risponde subito Giliberti in più per il 2-2. Prosegue il batti e ribatti con l’alzo e tiro di Cassia, poi l’Ortigia si porta sul +2 con Di Luciano. Il Club dell’Addaura ha l’occasione di accorciare, ma spreca la doppia superiorità numerica a pochi secondi dall’intervallo lungo.

La seconda metà del match vede i padroni di casa spinti dal pubblico autorizzato a seguire dagli spalti andare sul -1 con un tap-in di Woodhead. Ingenuità di Cupido che, espulso, non esce dal campo e regala un rigore ai palermitani. Tempesti non si fa sorprendere da Occhione dai cinque metri. Gol fallito, gol subito. E gli aretusei vanno sul 3-6 con Ferrero e Inaba. Resta calmo il Telimar, che accorcia con una deviazione ai due metri di Giliberti. Cassia per il 4-7. Dopo un lungo fraseggio, Giorgetti, che ha la meglio su Tempesti, firma il 5-8. Prova a ripetersi poco dopo, ma la deviazione al volo non gli riesce. Ritmi altissimi fino all’ultimo secondo.

La partita è ancora viva, con un po’ di sfortuna per i padroni di casa che prendono diversi legni. Prova a trascinare i suoi ancora Giorgetti, stavolta con uno splendido alzo e tiro, sfruttando bene le indicazioni ricevute da coach Baldineti durante il time out a uomini pari. Subito dopo, però, sullo scadere dei 20” di uomo in più, va di nuovo sul +3 l’Ortigia con Ferrero. Altro rigore e altra parata di Tempesti, questa volta su Hooper. Poi Carnesecchi per la doppia cifra degli aretusei, con il Telimar che ci prova con orgoglio fino alla fine

LA DELUSIONE DEI PADRONI DI CASA

Per il vicecapitano Andrea Giliberti, gli aretusei oggi erano “più pronti a una partita da dentro o fuori come questa, più squadra. A noi in questi quattro mesi è mancata la continuità di gioco ad alti livelli. Le uniche partite che abbiamo giocato una dietro l’altra sono state quella impossibile di Recco e quella dopo a Savona, con il nostro roster decimato per gli infortuni. Oggi Tempesti ha fatto delle parate importantissime in un momento delicato del match, ma noi potevamo essere più precisi nel concretizzare gli schemi provati in settimane. Invece, ci siamo disuniti e questo è il risultato. Ma dobbiamo ricordarci da dove siamo partiti e quale è sempre stato il nostro obiettivo. A Brescia possiamo toglierci uno sfizio, poi affronteremo Trieste in casa. Dobbiamo rialzare la testa, dimostrare di essere squadra e che abbiamo voglia di lottare fino alla fine per un posto in Europa. La stagione non finisce qui“.

Anche il presidente Marcello Giliberti ha riconosciuto il merito degli avversari che hanno giocato “una partita perfetta, con un evergreen Stefano Tempesti sugli scudi. Siamo partiti un po’ contratti, subendo l’assalto dei grintosissimi avversari, ma rientrando presto bene in partita. Poi, dall’opportunità sprecata, che ci avrebbe portato sul 4-4, siamo andati sotto sul 3-5, e da quel momento siamo rimasti costantemente sotto. Il risultato finale di 6-10 è certamente bugiardo, poiché non rispecchia il reale andamento del match, che comunque l’Ortigia ha vinto strameritatamente. Ora testa alla difficile sfida di Brescia, sperando di attivare a giocarla in maniera più grintosa e pragmatica rispetto ad oggi. Una menzione alla prestazione di Andrea Giliberti, ordinato in difesa, concreto in attacco, in aggiunta alla notevole mole di lavoro in acqua, che ha come sempre anche oggi sviluppato”.

FESTEGGIAMENTI IN CASA ORTIGIA

Contento e soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi, il tecnico biancoverde Stefano Piccardo ha commentato il match: “Abbiamo disputato una partita attenta, proprio come l’avevamo preparata. Malgrado questa sia stata una settimana difficile, anche per l’assenza di Cupido, giocatore per noi fondamentale, ma la squadra ha risposto bene. I ragazzi – ha aggiunto – hanno lavorato con la testa per prepararsi e venire a giocare qui questo tipo di gara. Poi, le prestazioni individuali, sommate alla prestazione collettiva, fanno sempre la differenza. Abbiamo iniziato facendo bene la fase difensiva e prendendo pochi gol, quindi con il passare dei minuti abbiamo giocato bene anche la superiorità numerica. Direi – ha concluso – che abbiamo cercato di seguire sempre la strada che ci eravamo detti di seguire, giocando come volevamo. Complimenti ai miei ragazzi, perché quando i giocatori mostrano questa serietà nell’applicare il piano partita, tutto diventa più facile“.

Il difensore dell’Ortigia Giorgio La Rosa ha sottolineato come “questa è stata la vittoria del gruppo. Per noi era importante riscattare la brutta batosta psicologica subita con l’uscita dalla coppa. Inoltre – ha dichiarato – quella di oggi era una gara decisiva per il quarto posto in campionato, che è uno dei nostri obiettivi stagionali e che ci permetterebbe di disputare le semifinali scudetto. Siamo contenti, abbiamo giocato la partita che avevamo preparato, senza perdere mai di vista i duelli individuali che il mister ci aveva assegnato. Siamo stati molto solidi dietro, abbiamo aiutato Stefano in alcune situazioni, mentre in altre lui ha aiutato noi con alcune parate decisive. Anche in attacco abbiamo fatto bene, giocando una partita ordinata e limitando i punti di forza del Telimar, cioè la loro difesa e le ripartenze. Vincendo – ha concluso – ci siamo tolti un po’ di tensione di dosso, ma adesso dobbiamo già pensare alla sfida contro il Savona, che ci darà qualche indicazione anche su quelli che saranno gli impegni che dovremo affrontare tra qualche settimana“.

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