Condividi
Le nomine

Manager Asp: parte la carovana dei commissari che devono rilanciare la sanità siciliana

giovedì 1 Febbraio 2024
Fabrizio De Nicola

Vincitori e vinti nella vicenda delle nomine dei manager delle Asp siciliane si trovano principalmente tra i confermati, gli avvicendati e gli esclusi. Tra i volti di maggior peso e notorietà della sanità siciliana, spicca tra gli esclusi Fabrizio De Nicola, uno dei professionisti del settore dotato di più esperienza. Il puzzle dei partiti invece ha dei vincitori innegabili, capaci di guadagnare dall’esito finale della vicenda la fetta più grossa della torta.

In particolare è il governatore siciliano Renato Schifani a guidare il suo partito alla migliore acquisizione nel rapporto tra posti richiesti e ottenuti. Gli azzurri infatti oggi si godono il

Renato Schifani

risultato. Cuffaro e Lombardo hanno difeso le posizioni, con l’autonomista leggermente vincente ai punti in un ipotetico confronto con l’amico-rivale agrigentino.

La stessa capacità di intercettare e ottenere la miglior performance, in questa storia non è venuta dai meloniani di Sicilia.

La giunta di governo infatti ieri ha deliberato, su proposta dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, le designazioni dei nuovi manager della sanità siciliana. I nominativi dei direttori generali delle 15 strutture sanitarie regionali e dei 3 policlinici universitari, così come previsto dalla normativa vigente, sono stati scelti dalla rosa dei 49 idonei stilata sulla base delle valutazioni della Commissione di selezione. In attesa del completamento dell’iter con il parere della commissione Affari istituzionali dell’Ars, i designati già da oggi sono alla guida delle stesse aziende in qualità di commissari straordinari.

La griglia dei 18 nomi si compone di riconferme, mancate riconferme e nuovi ingressi.

Tra gli uscenti, quelli non riconfermati sono Bernardo Alagna (Asp Messina), Francesco Iudica (Asp di Enna), Fabrizio Russo (Asp di Ragusa), De Nicola (“Garibaldi” di Catania), Maurizio Montalbano (Policlinico di Palermo), Giampiero Bonaccorsi (Policlinico di Messina).

I riconfermati sono: Daniela Faraoni all’Asp di Palermo, Maurizio Letterio Lanza al “Bonino Puleio”, Mario Carmelo Zappia all’Asp di Enna, Salvatore Lucio Ficarra all’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone all’Asp di Siracusa, Salvatore Emanuele Giuffrida al “Cannizzaro” Catania, Gaetano Sirna  al Policlinico Catania, Walter Messina al “Civico” Palermo e Roberto Colletti a “Villa Sofia-Cervello” Palermo:

Le new entry sono le seguenti: Giuseppe Laganga Senzio all’Asp Catania, Giuseppe Cuccì all’Asp di Messina, Giuseppe Capodieci all’Asp di Agrigento, Pino Drago all’Asp di Ragusa, Ferdinando Croce all’Asp di Trapani, Giuseppe Giammanco al “Garibaldi” Catania, Giorgio Giuli al Policlinico di Messina, Maria Grazia Furnari al Policlinico Palermo.

Adesso occorre mettere a fuoco il mosaico determinato dal governo Schifani.

Forza Italia e Fratelli d’Italia rimangono comunque i partiti del centrodestra che più di tutti hanno caratterizzato e inciso nella nuova mappa dei vertici della sanità siciliana.

Sul nome di Walter Messina è arrivata la convergenza più ampia del gruppo di Fratelli d’Italia a Palermo; oltre ad Alessandro Aricò infatti, Carolina Varchi, Raoul Russo, Giampiero Cannella, Giuseppe Milazzo e Fabrizio Ferrara hanno contribuito alla sua designazione. Uniche eccezioni di questo fronte sono Francesco Scarpinato, assessore regionale ai Beni culturali che non avrebbe dato indicazioni, e Marco Intravaia e Nicola Catania che ha contribuito alla indicazione di Marzia Furnari  nominata alla fine al Policlinico di Palermo dopo essere stata in ballottaggio anche per la sede di Trapani.

Messina passa dall’Azienda Ospedale Riuniti “Villa Sofia Cervello” all’Arnas Civico di Palermo. Invece, Roberto Colletti (vicino a Totò Cuffaro) subentra a quest’ultimo completando l’inversione fra le postazioni dei due manager.

Fratelli d’Italia ha indicato i manager delle Asp di Messina, Trapani e Ragusa. Su Messina ci sono Maurizio Lanza che esce dall’Asp di Catania per approdare al “Bonino Puleio”, Catena Di Blasi, new entry, al “Papardo”, Giuseppe Cuccì all’Asp di Messina.

Altro volto nuovo è Ferdinando Croce chiamato a dirigere l’Asp di Trapani al posto di Vincenzo Spera. L’avvocato amministrativista messinese è stato capo della segreteria tecnica dell’ex assessore alla Salute Ruggero Razza. Il più giovane tra quelli nominati in Italia nel suo ruolo, è stato a lungo in corsa per l’ambita poltrona del Civico di Palermo. Nel suo caso, oltre alla pluralità dei consensi di stima Intravaia e lo stesso Catania hanno contribuito a incasellare il nome.

La Dc ha perso non solo Ragusa, ma anche Agrigento. Giuseppe Capodieci, un altro dei favoriti del partito azzurro, è stato chiamato a dirigere l’Asp di Agrigento subentrando a Giorgio Santonocito, a Giuseppe Drago è stata assegnata l’Asp di Ragusa, su cui si è speso Giorgio Assenza. Mario Carmelo Zappia va all’Asp di Enna, una nomina alla quale hanno contribuito i democristiani.

I manager individuati sul capoluogo etneo sono invece Giuseppe Laganga Senzio all’Asp di Catania, Salvatore Emanuele Giuffrida riconfermato presso l’Azienda ospedaliera ‘Cannizzaro’, Giuseppe Giammanco al ‘Garibaldi’ che come accennavamo va al posto di Fabrizio De Nicola.

I manager dell’Asp di Caltanissetta e quella di Siracusa si scambiano di posto: rispettivamente Salvatore Lucio Ficarra (che torna nella sua provincia) e Alessandro Caltagirone. 

La Regione ha così definito i nuovi assetti della sanità in Sicilia nei tempi stabiliti, sulla base di figure qualificate sul piano della professionalità per la guida delle aziende e degli ospedali. I neo manager dovranno gestire la delicata fase che il sistema sanitario regionale si accinge a vivere, in attuazione delle linee che il governo intende imprimere per rendere il settore più moderno, efficiente, sostenibile economicamente e, soprattutto, sempre più attento ai cittadini.

 

 

 

 

 

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Francesco Zavatteri: “Chi spaccia il crack vende morte ai ragazzi” CLICCA PER IL VIDEO

Seconda parte dell’intervista de ilSicilia.it a Francesco Zavatteri, padre di Giulio, giovane artista palermitano, ucciso da un’overdose di crack all’età di 19 anni il 15 settembre 2022. L’importanza delle strutture nei quartieri delle città, le proposte dal basso e le iniziative legislative sul tema della tossicodipendenza.

BarSicilia

Bar Sicilia, Tamajo e la ex Blutec: “Non è più il momento di fare speculazioni, garantiremo i livelli occupazionali”

Intervistato da Maurizio Scaglione e Giuseppe Bianca, uno degli uomini di punta del governo Schifani in Sicilia, fa il punto sull’attuale quadro della situazione. Nei luoghi in cui ha vissuto la favola operosa dell’indotto del golfo di Termini Imerese Tamajo riavvolge il nastro della narrazione dell’ultimo anno e mezzo di lavoro

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.