Con i nuovi vaccini sembrerebbe potersi allentare la morsa delle mascherine. Invece no, queste restano la migliore arma che ognuno di noi può utilizzare per proteggersi. Con la diffusione di nuove varianti gli esperti hanno sottolineato l’importanza di assicurarsi che le maschere siano stratificate e sigillate ermeticamente.
Non tutte le mascherine però sono progettate con lo stesso livello di protezione. I Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) hanno delineato 5 suggerimenti utili per rendere le maschere più efficaci.
I consigli riguardano per lo più mascherine chirurgiche di base, che gli studi hanno trovato sono molto efficaci, se indossate correttamente, nel bloccare le goccioline respiratorie e le particelle più piccole nell’aria.
Per prima cosa è assolutamente necessario coprire il naso. In uno studio pubblicato a maggio si è detto che le cellule nasali avevano maggiori probabilità di essere infettate e diffondere il Covid.
Ogni giorno però vediamo nasi scoperti, che creano spazi di non aderenza della mascherina. I nasi possono essere complicati da coprire.
Per questo motivo il primo consiglio del Cdc è di scegliere mascherine con il filo metallico che corre lungo il naso, una striscia di metallo lungo la parte superiore. La regolazione di quest’ultimo sopra il naso aiuta a garantire che le maschere siano sigillate ermeticamente.
Dobbiamo anche considerare un vantaggio molto importante: se il filo metallico aderisce bene, gli occhiali non si appannano.
Ma le mascherine chirurgiche non offrono comunque una tenuta perfetta. Da un recente studio dell’Istituto nazionale per la sicurezza e la salute sul lavoro si evince che una mascherina, in procedure mediche, ha bloccato il 59% delle goccioline di una tosse.
Il secondo consiglio del Cdc, infatti, è di aggiungere una staffa per le mascherina o di un dispositivo di adattamento sopra una maschera chirurgica può renderla efficace quasi al 95%.
Il terzo consiglio del Cdc è di utilizzare la tecnica “annoda e chiudi”. Si inizia piegando la mascherina a metà, da bordo a bordo. Quindi si legano entrambi gli elastici per le orecchie in modo che i nodi siano il più vicino possibile alla mascherina. Infine, la si apre e si piega l’eventuale tessuto in eccesso sotto i nodi.
“Puoi verificare che la maschera è più aderente sul tuo viso perché la maschera si muove dentro e fuori mentre respiri”, ha detto Emily Sickbert-Bennett, direttrice della prevenzione delle infezioni presso gli ospedali UNC, in un video che ne illustra i passaggi.
“Annoda e piega” può migliorare il filtraggio della mascherina fino al 20% in più.
Il quarto consiglio è quello di aggiungere sopra alla mascherina chirurgica una mascherina di stoffa comune. La combinazione di una mascherina in tessuto su una chirurgica, hanno scoperto, era più del 70% efficace nel filtrare particelle minuscole (meno di 0,3 micrometri) e più del 90% nel filtrare particelle 1 micrometro e più grandi.
I ricercatori del CDC hanno scoperto che la doppia mascherina ha bloccato più del 92% delle particelle di tosse, rispetto al 42% della sola chirurgica.
Il quinto consiglio è di controllare sempre gli “spifferi”. Quando si indossa la mascherina: “Se la maschera ha una buona vestibilità, sentirai l’aria calda entrare attraverso la parte anteriore della maschera e potresti essere in grado di vedere il materiale della maschera muoversi dentro e fuori ad ogni respiro”, sostiene il CDC.