“L’inferno scoppiato ieri sera Ballarò, con l’intervento di decine di mezzi dei Carabinieri e della Polizia e il ferimento di un bambino palermitano suona assolutamente intollerabile per una città che si dichiara civile come Palermo“.
Lo dichiarano congiuntamente i consiglieri comunali della Lega Igor Gelarda, Elio Ficarra, Marianna Caronia ed Alessandro Anello.
“A prescindere dai motivi che hanno scatenato la rissa tra palermitani e gambiani non possiamo vedere ridotta la nostra città ad un far-West, a colpi di coltelli, bottiglie e pietre. La verità è che la situazione a Ballarò è complessa, mentre l’amministrazione comunale a parte qualche intervento spot e qualche taglio di nastro non ha fatto assolutamente nulla in questo quartiere, se non sventolare una fantomatica integrazione che, come dimostrato dai fatti, è solo nella mente fantasiosa di qualcuno“.
“Non basta organizzare un pò di balli etnici o ritrovarsi in piazza per dire che siamo tutti fratelli – sottolineano i consiglieri della Lega -. La realtà è che il quartiere, che ospita famiglie povere e disagiate palermitane e realtà altrettanto gravi di disagio di immigrati, rischia di diventare una bomba sociale nel cuore della città“.
“Siamo sicuri che oggi il sindaco farà le sue dichiarazioni rituali, che ormai conosciamo a memoria, sul fatto che Ballarò e che tutta Palermo sono esempio di integrazione e di accoglienza. Finito il suo momento mediatico speriamo che il primo cittadino cominci anche a prendere coscienza della situazione reale e grave del quartiere“, concludono i quattro esponenti del Carroccio .