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La polemica

Messina, De Luca affianca Basile: sindaco ombra o guida esterna?

lunedì 1 Luglio 2024

Sto bene e sono tornato in gran forma” ha detto Cateno De Luca sabato in conferenza stampa a Palazzo Zanca al rientro dopo due settimane di stop per smaltire la sconfitta alle Europee (QUI) Talmente in gran forma che ha annunciato la “revisione” della giunta Basile (partecipate comprese) da completare entro dieci mesi e da fare, fianco a fianco al sindaco anche nelle vesti di esperto a titolo gratuito.

L’AIUTINO

Dichiarazioni che hanno lasciato il segno, un ritorno di De Luca in stile “fiato sul collo” sull’amministrazione eletta nel 2022. La domanda che tutti si pongono è fino a che punto si spingerà il leader Sud chiama Nord rispetto all’amministrazione Basile, se si limiterà all’”aiutino” da esterno o se sarà molto più ingombrante, in pieno stile deluchiano.

PD: BASILE COMMISSARIATO

Il Pd, attraverso i consiglieri comunali Felice Calabrò, Alessandro Russo e Antonella Russo non ha dubbi: “L’ amministrazione Basile è stata commissariata. La maschera è stata gettata. Finalmente la città, lo scorso 29 giugno, ha appreso, o meglio, ha preso atto di una realtà chiara ed evidente fin dal giugno 2022. Il leader del movimento Sud chiama Nord ha comunicato la necessità di un suo ritorno in riva allo Stretto, evidentemente quale salvatore della patria per far ripartire l’azione amministrativa e, nel contempo, per contrapporsi ai nemici esterni: i governi regionale e nazionale. Governi che boicotterebbero, per beceri scopi politici, gli interessi della comunità messinese”.

De Luca sa leggere i numeri delle urne ed infatti ha parlato di Messina come fortino sotto assedio e si appresta a difenderlo e nel contempo a elaborare una strategia che guarda alla sua candidatura alla presidenza della Regione nel 2027 (consapevole che per lui 3 anni senza campagna elettorale sono ere geologiche).

IL COMANDO DI DE LUCA

L’amministrazione non può essere piegata alla ricerca di visibilità di De Lucaproseguono i consiglieri Pd- La costante esigenza e necessità dell’onorevole De Luca di monopolizzare l’attenzione dell’opinione pubblica e di mantenere altissimo il livello della propria visibilità, in relazione alla propria ambizione personale – legittima per carità – di poter nuovamente tentare la scalata a Palazzo d’Orleans, non può avere come strumento principale la gestione amministrativa di una città metropolitana. Invero, l’iniziativa, per quanto De Luca l’abbia edulcorata, ha acclarato la debolezza di un sindaco, Basile, costretto ad annuire come se fosse concorde a questo vero e proprio ingabbiamento del suo ruolo. Da qui la debolezza di un’intera classe dirigente dinnanzi al volere del capo. Capo che può decidere le sorti del movimento politico che ha creato, ma non di una città di cui non è più, per suo volere, amministratore. Il sindaco di una città regolarmente eletto non può subire il controllo di nessuno, pur se celato da forme di “consulenza”, che nel caso di De Luca significa comando”.

LA REPLICA DI SCN

A replicare al Pd è stato il coordinatore cittadino di ScN Nino Carreri e poi i consiglieri comunali dei gruppi delucgiani. “Basterebbe semplicemente dire che De Luca sta a Messina come Messina sta a De Luca.Basterebbe questa semplice e scontata equazione per rispondere alle voci che si rincorrono sulla decisione di Cateno De Luca di tornare ad occuparsi di Messina. Questo fa paura probabilmente a chi non è mai riuscito a tenere un confronto, evitandolo anche. È ricordiamo anche  tutti i consiglieri del PD chiedere puntualmente a De Luca di non dimettersi e sostenere in aula l’azione amministrativa di De Luca votando a favore delle azioni importanti no per l’interesse della città ma. Per l’interesse a non lasciare la poltrona”.

Gli esponenti di ScN ricordano ai dem i risultati delle Europee che considerano delundenti “siete inesistenti” e rapportano a quanto De Luca ha fatto da sindaco di Messina e quanto ha fatto Basile poi.

DE LUCA AMA MESSINA

Se oggi Cateno avverte la necessità di affiancare la persona che lui ha voluto più di ogni altro alla guida della città, lo fa per ridare smalto ad un’attività che recentemente è sotto attacco politico. E chi più di lui capisce le trame che si stanno tessendo per fermare l’avanzare della normalità in città? La storia ha consegnato a De Luca le chiavi della città e lui ha risposto amando Messina e riportandola all’attenzione nazionale. Non è un commissariamento ma un’azione guida che conferma l’amore di De Luca per Messina accanto ad una squadra che lavora per portare avanti e completare quanto avviato già dalla sindacatura di De Luca. Non accettiamo critiche da chi non conosce il valore della lealtà in politica” così i consiglieri comunali Ciccio Cipolla, Giuseppe Busa’, Serena Giannetto, Giuseppe Schepis e Nello Pergolizzi del gruppo consiliare “Basile Sindaco”.

I consiglieri comunali basiliani ricordano che i dem sono stati bocciati dalle urne nelle ultime tornate elettorali ed affondano il colpo definendoli soggetti attaccati alle poltrone.

MESSINA AMA DE LUCA

Si rassegni il PD – proseguono i consiglieri- la città ha scelto De Luca e continua a sceglierlo ad ogni tornata elettorale, con dati che danno chiaramente la misura di una città che apprezza il lavoro fin qui svolto. Fingere di non saperlo o, peggio, ignorarlo, dimostra una totale assenza di lucidità e capacità di analisi”.

Frattanto dal centro destra, almeno per il momento non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale dopo le dichiarazioni di De Luca (che sia pure in modo meno veemente del passato ha accusato governo regionale e nazionale di tutte le cose che non funzionano oggi).

Insomma De Luca è sindaco ombra e sta valutando come restare in primo piano fino al 2027 oppure resterà dietro le quinte? Altra riflessione da fare è che se i rapporti tra ScN e Pd sono questi e tali resteranno è assai improbabile che De Luca possa diventare il candidato della coalizione di centro sinistra.

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