Non è ufficiale, perchè i dati dalle sezioni al Comune arrivano con un’esasperante lentezza, ma non c’è alcun dubbio, sin dalle 17 che Federico Basile è il nuovo sindaco di Messina. E lo è con una percentuale che supera, almeno stando ai dati “ufficiosi” raccolti dalle segreterie, oltre il 46%. Dietro il candidato di Sicilia Vera, che ha iniziato la sua campagna elettorale la sera del 14 febbraio quando Cateno De Luca gli ha citofonato in diretta facebook, ci sono il candidato del centrodestra Maurizio Croce (una percentuale che si aggira sul 27% e il candidato del centrosinistra Franco De Domenico (più del 23%). A seguire Salvatore Totaro che è al 2% e Gino Sturniolo 1,45%. Si tratta ancora di dati non definitivi ma il margine di vittoria al primo turno per Basile è innegabile.
Così alle 19 parla a nome di tutti Ismaele La Vardera “si può vincere senza il sostegno della vecchia politica, dei Cuffaro, dei Lombardo. Il nostro è un avviso di sfratto a Musumeci”. E dà appuntamento alle 22.30 in piazza Duomo.
Nel frattempo dalle segreterie dei competitor arrivano le prime dichiarazioni di Croce e De Domenico e di Totaro.
Tanto ha pesato il voto disgiunto, soprattutto nel centrodestra, ma per le analisi c’è tempo.
Alle 22 il sindaco Basile si presenta ai giornalisti per pochi commenti a caldo. Ringrazia tutti: “emozionato sicuramente anche se non lo do a vedere, il risultato ha premiato il lavoro fatto. Vincere al primo turno vuol dire puntare al 40%, ci speravamo, ma abbiamo avuto di più. La gente ha premiato un progetto di continuità, e sta nel territorio. Ha bocciato chi viene da Roma, da Palermo……Credo che anche l’approccio con i più giovani ha pagato ma ho messo anche i contenuti”.
Sul voto disgiunto dichiara che ha pesato in modo moderato ma il 46% è un risultato che definisce storico per Messina. Ci sarà il problema delle liste per capire se raggiungeranno quel 40% che fa scattare il premio di maggioranza.
“Parte da qua un ragionamento più ampio con il partito meridionalista. E’ una vittoria di chi sta nel territorio. Il mio primo atto sarà riprendere quel piano di riequilibrio che abbiamo fatto noi ed era rimasto ai box. Lo riprendo subito”. Attenzione alle periferie ed a tutti i quartieri. “Federico Basile piace, ha saputo trasmettere il programma e ringrazio tutti, ringrazio la mia città. La vittoria è di tutti”.
Alle 22.30 insieme a Cateno De Luca il nuovo sindaco Basile ha raggiunto dalla segreteria Piazza Duomo. Poche centinaia di metri in mezzo alla folla che lo acclamava e lo ha seguito fino al palco dove ad aspettarlo c’erano gli assessori designati, il parlamentare della Lega Nino Germanà che ha “consumato” lo strappo con il centrodestra e adesso incassa la vittoria, il sindaco di Santa Teresa Riva appena riconfermato Danilo Lo Giudice, il portavoce Ismaele La Vardera.
In collegamento telefonico anche Dino Giarrusso mentre in piazza tra canti e applausi arriva anche il momento dei giochi d’artificio.
Il messaggio di Cateno De Luca è chiaro: “Adesso Musumeci è avvisato. Il suo tempo è finito. Da Messina inizia la corsa per la Regione ed è la corsa di chi non vuole il sostegno della vecchia politica, di gente che viene da Roma, dei vecchi partiti”.
A fine serata Cateno consegna una fascia tricolore che non è ovviamente quella ufficiale, ma è più un gesto simbolico che altro. L’appuntamento per la festa ufficiale è a domenica sera, ma l’impressione è che domenica prossima sarà il vero inizio della fase 2, quella che guarda a Palermo.
Con in tasca il risultato più forte che Cateno De Luca potesse ottenere, una vittoria al primo turno e per di più ben oltre il 40%. Nel centrodestra, un occhio all’esito delle liste e un altro a quello del candidato sindaco è già tempo di rese dei conti.