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l'affondo

Messina, il rettore Cuzzocrea “picconatore” e l’operazione verità: “Non si gioca sul Policlinico”

mercoledì 22 Marzo 2023

Ha iniziato a togliersi i primi sassolini dalla scarpa il Rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea dando il via ad una serie di operazioni verità che scandiranno l’ultimo anno di mandato (si concluderà nel marzo 2024). Cambia registro dopo 5 anni in cui ha cambiato la marcia dell’Ateneo mantenendo sempre il profilo basso.  Ne ha per tutti Cuzzocrea: dalla Regione che al Policlinico negli anni ha destinato tetti di spesa sulla pelle dei pazienti ed ha la gestione di cantieri-lumaca come quello del Pronto soccorso che per dirla alla Andreotti “a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre”, agli ex dg che in passato hanno accettato quei tetti di spesa senza battere ciglio salvo poi dimettersi nel giro di un anno. Frecciate all’ex Rettore Navarra ma anche al mondo della politica che entra a gamba tesa nella sanità, all’ex soggetto attuatore dei cantieri al Policlinico e a quei dirigenti della Regione “distratti”. Da presidente della Crui e da chi con orgoglio ha portato avanti risultati reali con un Ateneo che scala classifiche, ha deciso nell’ultimo anno di non stare più in silenzio. La prima operazione verità riguarda il Policlinico là dove ci sono due velocità: l’Università che corre e la Regione che è ferma ai box.

Sono un Rettore antipatico, che dopo 20 anni sta ha acquistato l’ex hotel Riviera per dare alloggi agli studenti, altri ne farà al Liberty. Gli unici cantieri e le uniche opere che al Policlinico sono concluse o in fase di conclusioni sono quelle fatte dall’Università. Sto dimostrando che le cose si potevano fare e le ho fatte, ho trovato le risorse mentre ancora dalla Regione aspetto co-finanziamenti che non arrivano. Sul Policlinico non si gioca. Ieri ero al fianco degli infermieri che protestavano e sono sempre al fianco di medici e operatori sanitari che ogni giorno si spendono con grandissimi sacrifici. L’Università la sua parte l’ha fatta, abbiamo espletato mille posti a concorso, dei quali 290 nel dipartimento di medicina e chirurgia. Le scuole di specializzazione sono passate da 17 a 36. Tutto quello che era di competenza dell’Università è stato fatto, non posso dire altrettanto per il cantiere del Pronto soccorso nel quale anche oggi non c’era nessuno. Gestito in modo inaccettabile. Ho fiducia nel nuovo soggetto attuatore, ed anche dalla Regione mi è stato detto che si troveranno le risorse che necessitano, ma fin quando non le vedo…..”.

Cuzzocrea ringrazia l’assessore regionale alla sanità Giovanna Volo che ieri, dopo la protesta dei 300 infermieri ha firmato il decreto da 4 milioni di euro che dà ossigeno al tetto di spesa del Policlinico.

Ringrazio l’assessore anche perché il segnale va nella direzione di incrementare il tetto di spesa fino all’obiettivo dei 100 milioni, ma non posso non rilevare come in passato, quando l’ex assessore Gucciardi fissò il tetto ad appena 70 milioni sia il dg che il rettore dell’epoca accettarono. Il dg poi si dimise un anno dopo e il Rettore avviò una causa….Ma nel frattempo io mi son ritrovato un tetto da 70 milioni”.

Cuzzocrea ringrazia l’assessore Razza che lo ha innalzato dapprima a 80 milioni e poi a 86, diventati da ieri 90 ma all’appello ne mancano altri 10.

Per me al primo posto ci sono i pazienti. L’Università ha acquistato macchinari, garantito posti letto in rianimazione, avviato appalti come per il piano -1 del padiglione E, ma nel frattempo il Pronto soccorso sarà consegnato, se va bene tra un anno e mezzo. Quando lo denunciai la prima volta sembravo un pazzo ma siamo ancora qui.”

E mentre l’Università intercetta risorse in ultimo 24 milioni per il nuovo Policlinico, c’è chi viaggia a velocità ridotta, come in terra di Gattopardi.

Piena fiducia e stima al commissario Bonaccorsiche non solo non si è dimesso lasciando la barca come hanno fatto altri ma ha affrontato ogni singola criticità”, dalla questione Ep a quella della dotazione organica.

La politica sta fuori dall’Università, ma non posso impedire che la politica stia fuori dalla sanità….Certo è che io non subisco pressioni”.

Sul capitolo Ep, i medici di elevata professionalità ai quali il dg ha revocato gli incarichi dirigenziali, Cuzzocrea ha ribadito come ci siano due sentenze che confermano la giurisprudenza in tal senso. “Con me nessun Ep ha preso un solo euro in meno. L’equiparazione economica l’ho sempre garantita. Quella giuridica non è prevista dalla normativa, ma chi vuol fare il dirigente può partecipare ai concorsi come prevede l’art.97 della Costituzione”.

Capitolo Irccs Policlinico (che è una delle stranezze di questa terra). La Regione aveva dato parere positivo all’istanza presentata dall’Ateneo ed anche l’assessore Razza si era espresso in tal senso. Eppure quel parere è rimasto un anno e mezzo in un cassetto del Dipartimento.

“Con il nuovo governo ho fatto finta di sbagliare e ho chiesto al Ministero della sanità se avessero deliberato sull’istanza, così che il Ministero ha ribaltato la domanda alla Regione e quel parere improvvisamente è saltato fuori. Nel frattempo abbiamo perso milioni di euro che un Irccs consente nonché quelli del Pnrr. Adesso attendiamo la site visit”.

Dalla conferenza stampa è emerso chiaramente che sul Policlinico c’è chi non rema nella direzione che va verso l’interesse della cittadinanza e del territorio, togliendo e tagliando risorse e obiettivi.

Dopo un’ora e mezza di “picconate” il Rettore ha annunciato altre operazioni verità in ordine sparso. Insomma l’ultimo anno sarà incandescente. “Ad ogni bilancio su tutto quel che ho fatto, che ho avviato affiancherò quel che ho trovato e anche le risposte a tutti gli attacchi che ho ricevuto. Ci aggiungo anche l’elenco di tutte le cause e i contenziosi che abbiamo vinto perché per me le regole si applicano”.

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