Pallottoliere alla mano qualcosa non torna in uno dei concorsi Atm per l’assunzione di 10 risorse con contratto di apprendistato professionalizzante ed il consigliere comunale di Ora Sicilia, Dario Zante, ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco Federico Basile e al presidente dell’azienda trasporti, Giuseppe Campagna, per far chiarezza.
DUBBI E OMBRE
Zante ripercorre l’iter delle selezioni avviate a luglio e concluse il mese scorso, individuando alcune ombre e dubbi sia sull’applicazione (anzi mancata applicazione) del criterio delle soft skill ed hard skill che sulle modalità di composizione delle commissioni esaminatrici.
I CONTI NON TORNANO
I conti non tornano almeno su un caso, con un candidato, come direbbe Mourinho, con “zeru tituli” su laurea ed esperienza professionale che però grazie all’ampia discrezionalità consentita alla commissione balza al terzo posto con un punteggio di 31 al colloquio, superando chi di punteggio ha totalizzato 50.
“L’avviso di selezione pubblica – spiega Zante – indicava tra i criteri meritevoli di attribuzione dei punteggi a favore dei candidati, al di là dei titoli di studio e di attestazione dell’esperienza lavorativa e di abilitazione alla professione, anche dei cosiddetti hard skill e soft skill che la Commissione esaminatrice avrebbe potuto assegnare – in un range compreso tra 20 e 30 punti massimi a seguito dei colloqui con i candidati selezionati”.
AMPIA DISCREZIONALITA’
L’articolo 8 del bando infatti faceva riferimento a soft skill e hard skill lasciando ampio margine di scelta discrezionale alla commissione esaminatrice poiché non individuava in dettaglio il rapporto di correlazione tra l’assegnazione del punteggio e il grado di possesso dei c.d. “skill”, come invece avviene con l’individuazione certa di punteggio in presenza di titoli di studio, di titoli abilitanti e di conoscenza della lingua straniera. L’ampio margine di discrezionalità lasciato in capo alla Commissione esaminatrice dovrebbe essere accompagnato da una documentazione di supporto dettagliata atta a dare trasparente contezza e spiegazione dei criteri di assegnazione dei punteggi relativi alla valutazione degli “skill” ma così non è stato.
Il consigliere comunale chiede lumi in particolare sulla selezione relativa all’individuazione di figure per l’area operativa amministrazione e servizi (ruolo operatore qualificato) alla luce di alcuni dubbi sorti dopo la pubblicazione della graduatoria lo scorso mese di novembre.
IL CASO
“Quali sono le ragioni in base alle quali, come emerge dalla consultazione della graduatoria finale sia stato ritenuto idoneo/a un candidato/a che ha totalizzato 31 punti generali e siano, di contro, ritenuti non idonei candidati che seguono successivamente con punteggi finali anche più alti, come 50? Di tale scelta della commissione esaminatrice c’è evidenza documentale che motivi tale decisione e alla luce di quali motivazioni è effettuata?”
CONFLITTI D’INTERESSE?
Il secondo aspetto che Dario Zante evidenzia è quello relativo alla formazione della Commissione esaminatrice anche in base alla normativa in materia di conflitto d’interesse e garanzia di trasparenza. Zante vuole sapere “quali siano state le modalità di scelta dei componenti della commissione esaminatrice della selezione pubblica e se, in particolare, siano stati rispettati i divieti di nomina previsti dalle norme, con particolare riferimento alla presenza di potenziali conflitti derivanti da parentele tra membri componenti della commissione e partecipanti alla selezione pubblica, sia idonei che non idonei nella graduatoria finale”. E ancora “quali siano stati i criteri di assegnazione dei punteggi discrezionali della commissione esaminatrice per le tipologie di soft skill e di hard skill previsti dall’art. 8 del bando di selezione pubblica e segnatamente in base a quale criterio generale siano stati assegnati i punteggi per ciascuno dei partecipanti alla selezione pubblica, e, infine, se di tali eventuali criteri siano presenti documentazioni e/o verbali che siano accessibili e/o visionabili”.