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Messina, si dimette il Garante per l’infanzia: “Non dimenticate i bambini e amate la città”

venerdì 15 Aprile 2022

Lo definisce un atto dovuto e ringrazia quanti lo hanno affiancato nel suo percorso, e con la correttezza e la lealtà che lo hanno sempre contraddistinto Fabio Angelo Costantino lascia il ruolo di Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Messina. Un atto dovuto in seguito allo scioglimento del Consiglio Comunale che lo ha nominato, per le imminenti elezioni amministrative.

In realtà in base al regolamento avrebbe potuto continuare, ma proprio per quel senso delle istituzioni che ha messo al primo posto in questi anni, ha preferito lasciare a chi verrà eletto la decisione sulla nomina futura.

Ho intrapreso questo percorso nel Maggio del 2019 con entusiasmo e convinzione facendomi guidare dai principi che ispirano la Convezione ONU sui Diritti del Fanciullo del 20 novembre del 1989- scrive in una lettera aperta– Spero di aver onorato il ruolo che sono stato chiamato a ricoprire ma sono certo di non essermi risparmiato neanche un giorno. In questi anni ho provato a rispondere alle numerosissime segnalazioni che mi sono pervenute seguendo personalmente, una per una, tutte le richieste d’intervento; mi scuso con chi, avendo richiesto un mio intervento, non sono riuscito a sostenere sino in fondo. Sono tantissime le persone a cui devo il mio GRAZIE, per la fiducia ed il  sostegno anche nei momenti più complicati. Ho provato a lasciare qualcosa ai bambini della nostra città ma sono consapevole che avrei potuto fare di più e meglio.

Per ricoprire il ruolo di Garante Fabio Costantino ha rinunciato al  mandato di Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Messina, ma dopo più di 20 anni, passati a curare con la psicoterapia giovani e famiglie, e collaborare, con ruoli diversi, con gli Uffici della Giustizia Minorile, ha voluto “restituire ai bambini della nostra città le tante cose che ho ricevuto dalle persone meravigliose che la vita mi ha messo davanti”.

In questi tre anni Costantino ha trovato molte porte aperte ma anche alcune chiuse ed ha portato avanti il suo incarico guidato dall’ imparzialità e dall’indipendenza anche quando si è ritrovato solo in momenti cruciali.

Oggi conosco cosa significa la solitudine Istituzionale; oggi saprei raccontarla. L’Ufficio del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza è un osservatorio privilegiato sulla città e sui suoi bisogni; è una Istituzione che merita di essere valorizzata e sostenuta proprio per la sua imparzialità che discende direttamente dalla Convenzione ONU sui Diritti del fanciullo. La tutela dei diritti dei bambini è lo specchio di una comunità attenta che sa farsi carico dei bisogni dei più fragili. Nessuna comunità può ritenersi sana se non sa prendersi cura delle nuove generazioni. In questi anni ho provato ad accendere i riflettori su molte fragilità del mondo dell’infanzia a Messina  a partire dai Servizi Pubblici che dovrebbero tutelarla. Servizi che soffrono tutti di una cronica carenza di personale dovuta alle politiche di austerità degli ultimi anni.Contrarre le risorse dai servizi che si occupano di prevenzione e cura dell’infanzia significa creare il terreno per la manifestazione del disagio giovanile”.

Costantino evidenzia come serva ripartire da un Servizio Sociale Professionale, Pubblico, forte, rinnovato, multiprofessionale composto non solo da Assistenti Sociali ma anche da psicologi, educatori e sociologi. La città ha bisogno di un rafforzamento degli organici della Neuropsichiatria  Infantile Universitaria e territoriale, affinchè il bambino sofferente possa trovare cura a 360 gradi, dalla fase acuta alla presa in carico.

Oggi un Neuropsichiatra Infantile del territorio ha in media 800 minori in carico tra attività ambulatoriale, scolastica, sociale e giudiziaria.

Il Garante ricorda il disagio giovanile dilagante in città, testimoniato da un aumento esponenziale dei Procedimenti Civili ( 500 nuove iscrizioni nel primo trimestre 2022) pendenti presso il Tribunale per i Minorenni,  e che necessita di nuovi servizi ( Amico esperto, Compagno di riferimento ecc.) per la presa in carico dei bambini, dei ragazzi e delle famiglie. Il disagio giovanile non è più secondario alla povertà ma attraversa tutti i ceti sociali raccontando di una generazione che ha problematiche nuove che ruotano intorno al tema del “riconoscimento sociale” e dell’appartenenza ai gruppi e alla comunità.

Messina necessita di un Servizio Pubblico di Mediazione Familiare, Penale, Scolastica ( sono stati già formati circa 30 operatori dai servizi della Giustizia Minorile) al fine di veicolare la cultura della risoluzione del conflitto attraverso il dialogo, la valorizzazione delle risorse personali ed il riconoscimento delle singole istanze.

I bambini ed i ragazzi di Messina hanno bisogno di nuovi spazi aggregativi sicuri e stimolanti dal punto di vista culturale.Sarebbe bello che la cultura del libro, dello spettacolo, delle arti figurative, dello sport trovassero nella politica stimolo e supporto. I ragazzi a cui vengono consegnati spazi pubblici disorganizzati trasformano questi in luoghi in cui agire i loro fantasmi aggressivi e persecutori inconsci. A Messina manca uno “Spazio Neutro” Inter-Istituzionale, sul modello delle più grandi città italiane. Al mio insediamento gli incontri protetti avvenivano nelle villette pubbliche o in un Ufficio angusto a Palazzo Satellite senza la tutela di cui i minori hanno diritto”.

Lo “Spazio Neutro”, servizio fondamentale nei procedimenti più complessi, deve essere gestito da personale specializzato nella tutela e nella cura del bambino maltrattamento e/o abusato e che conosca i fondamenti della Psicologia Giuridica.

Necessarie ancora nuove Politiche d’integrazione dei minori e dei nuclei familiari che provengono da Paesi poveri o in guerra; la solidarietà e l’accoglienza è il biglietto da visita di un territorio moderno che vuole guardare al futuro.

“In questi ultimi giorni di mandato mi sono chiesto cosa mi avesse reso più felice in questi anni. Non saprei rispondere ma una promessa credo di averla mantenuta. Ho iniziato il mio mandato ricordando il mio maestro, la mia amica, il mio Direttore Lucia Natoli, a cui ho dedicato il mio impegno. A Lucia devo molto del mio percorso nella Psicologia Giuridica ed il giorno che si è spenta, in quella maledetta strage del “Rifugio del Falco”, Le ho promesso che se mai avessi avuto la possibilità le avrei voluto dedicare una strada della città

Ebbene, Via “Lucia Natoli” esiste a Messina, vicino l’Isolato 13, a Giostra, nei luoghi in cui insieme a lei e ai suoi collaboratori dell’USSM di Messina abbiamo provato a salvare dalla strada tanti ragazzi.

Il Garante per l’infanzia all’inizio non aveva sede perché il Comune non riusciva a trovare una stanza stato l’USSM di Messina ad ospitarlo, il Direttore Maria Palella a sostenere la richiesta al Centro per la Giustizia minorile di Palermo.

Costantino ricorda come anche l’attrice e scrittrice Celeste Brancato avrà una rotonda dedicata alla Sua memoria.  Le richieste, per Lucia e Celeste, sono partite dal suo Ufficio lo stesso giorno, il 15/10/2019, ma per una serie di eventi fortuiti e di impicci burocratici sono arrivate al traguardo in tempi diversi. Le strade a loro intitolate, si incrociano nello stesso quartiere: Ho conosciuto Celeste Brancato da adolescente e di lei ricordo la cultura, il talento e la dolcezza, che mi hanno spinto a credere che solo la scuola offre la libertà e la possibilità di riscatto”

L’ormai ex Garante ringrazia quanti ha avuto vicino nel percorso, la Presidente del Tribunale per i Minorenni di Messina Dott.ssa Maria Francesca Pricoco ed il Procuratore della Repubblica per i minorenni Dott. Andrea Pagano.

Loro non sono solo due grandissimi Magistrati Minorili; loro sono la faccia umana dello Stato che non si gira dall’altro lato, che soffre per i ragazzi che scelgono la criminalità alla legalità, che sono aperti al dialogo e alla comunità. I ragazzi messinesi hanno la fortuna di avere Loro, che con autorevolezza e rigore sono sempre disponibili ad aiutarli. La mia esperienza di Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza si chiude qui, con un po’ di tristezza, ma non senza ringraziare i giornalisti della città che hanno sempre dato risalto alle attività istituzionali del Garante dell’Infanzia supportandone il percorso e segnalando fragilità che, senza di loro, non sarebbero mai arrivate alla mia attenzione.Oggi lascio questo incarico ma non smetterò di occuparmi di minori e delle loro fragilità; se la città avesse bisogno di me ci sarò in ogni modo.

L’ultimo pensiero è ai candidati per una appassionata campagna elettorale all’insegna del confronto e non dello scontro, del dialogo e della collaborazione perché Messina la si salva tutti insieme. “I ragazzi ci guardano e talvolta ci imitano; proviamo a rispettare tutti perché le parole sono come pietre che a volte feriscono più delle armi. Chiedo a tutti i candidati a Sindaco di non dimenticare i bambini, gli adolescenti ed i giovani nei loro programmi perché la cura dell’infanzia coincide con la cura del presente e del futuro di una comunità. La città è meravigliosa e generosa ma non dobbiamo avere paura di considerarla ancora malata. Esistono ancora troppe sacche di privilegio; silenzi assordanti che sanno di omertà e paura; agiti che incoraggiano l’esclusione sociale dei più giovani e dei più onesti. Messina sembra a volte rassegnata, paralizzata da un cronico “complesso d’inferiorità”, alla ricerca di agiti eroici e salvifici dei singoli piuttosto che della comunità. Ho conosciuto tanti giovani talentuosi che faticano a trovare spazio e che decidono di andare via. Non è giusto. I migliori devono restare o devono tornare. Comunità, Meritocrazia e Gratitudine sono le medicine che possono fare di Messina ancora un gioiello. Grazie a tutti per l’affetto, grazie per le critiche, grazie per avermi dato questa possibilità e se ho sbagliato in qualcosa scusatemi. Ho provato a guardare i bambini di Messina come Andrea, Anna e Luca, i miei tre figli; non so se ci sono riuscito ma almeno ci ho provato. Grazie Messina”

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