Svolta nella vicenda della nave Alan Kurdi carica di immigrati e in rada davanti alla costa di Palermo. Gli extracomunitari non saranno fatti sbarcare a terra ma da venerdì 17 aprile verranno ospitati su un’altra nave dove dovranno osservare la quarantena prevista dalle norme del coronavirus.
Si dicono soddisfatti il presidente della Regione Nello Musumeci e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Frena la Lega per bocca del deputato nazionale Nino Minardo che chiede che una volta terminato questo periodo di quarantena non siano fatti scendere a terra, ma vengano effettivamente redistribuiti in altri paesi.
«Sono felice che, finalmente, il governo nazionale abbia accolto la mia proposta sulla quarantena per i migranti. Quando nessuno ne parlava e si andava alla ricerca di strutture nei centri abitati, abbiamo offerto l’idea di una adeguata nave ormeggiata in rada: zero pericolo contagi e ridotta pressione sul Sistema sanitario regionale. Spero che Roma, adesso, formalizzi il contratto nelle prossime ore, prima di nuovi sbarchi».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
“Non vogliamo diventare il centro d’accoglienza d’Europa” è il commento del deputato leghista Nino Minardo: “La Sicilia non deve essere il luogo che serve al governo Conte per scaricare l’onere dell’accoglienza. Chi dall’Alan Kurdi sarà portato domani sulla nave per fare quarantena, poi non sia fatto sbarcare in Sicilia ma vada negli altri paesi d’Europa perchè siamo stanchi, come Siciliani, di essere esposti a rischi che non meritiamo in generale ed ancor di più in questi giorni di emergenza dove il nostro comportamento è esemplare e responsabile. I nostri sforzi per venire fuori dal tunnel del contagio, non possono essere vanificati da scelte governative sbagliate. L’emergenza sbarchi in Sicilia non può essere gestita in modo irresponsabile, pericoloso e dannoso. Al governatore della Regione, Nello Musumeci, chiedo che si opponga con determinazione a nome di tutti i siciliani alla riapertura dei centri di accoglienza privati e a far ospitare i migranti negli hotel chiusi per l’emergenza sanitaria. La Sicilia non è il centro d’accoglienza dell’Europa che se ne frega di ciò che succede in mare mentre la nostra Terra e la nostra Gente, rischiano di pagare un prezzo altissimo in termini sanitari, turistici e di sicurezza. Noi Siciliani, non siamo disposti a diventare la soluzione degli affari dei trafficanti di uomini e dei mercanti di vite umane per colpa del permissivismo”.
Su richiesta della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha firmato un provvedimento con il quale la Croce Rossa italiana viene nominata soggetto attuatore per provvedere all’assistenza alloggiativa e alla sorveglianza sanitaria delle persone soccorse in mare dalla “Alan Kurdi”.
La nave, attualmente, si trova in acque Sar italiane, in prossimità del Porto di Palermo.
Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha espresso il proprio apprezzamento per il provvedimento ed ha dichiarato:
“In questi giorno sono stato in contatto costante con il Governo nazionale, le autorità diplomatiche tedesche e con il Capo Missione perché si giungesse presto ad una soluzione. Con l’intervento della Croce Rossa come soggetto attuatore si garantisce l’inalienabile diritto all’assistenza per i migranti naufraghi ed allo stesso tempo l’adeguata tutela sanitaria di tutta la collettività di fronte all’emergenza Covid-19. Anche in questo momento difficile, credo che l’Italia abbia dato un giusto segnale di efficienza unita ad umanità e rispetto del diritto”.
“Perché la Sicilia deve pagare il pizzo ai criminali dell’immigrazione incontrollata? Grazie a un Governo nazionale da barzelletta che prima chiude i porti e poi scarica il peso degli arrivi incontrollati, dovremo fronteggiare un’emergenza dentro l’emergenza – dichiara Carolina Varchi deputato nazionale di Fratelli d’Itali -. Dobbiamo subire la prepotenza della ONG che ha tenuto la Alan Kurdi al largo delle nostre coste per oltre dieci giorni: i migranti collocati sulla nave in rada non dovranno sbarcare dopo la quarantena, vanno immediatamente ricollocati in altri paesi, perché non in Germania visto che la nave che li ha accompagnati è tedesca? Abbiamo fatto enormi sacrifici per contenere la diffusione del coronavirus, non possiamo vanificarli per cedere alla retorica dell’accoglienza.”