Resta in carcere l’ex presidente di Sicindustria Antonello Montante accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, mentre sono stati revocati gli arresti domiciliari all’imprenditore di Caltanissetta Massimo Romano, al quale il Tribunale del riesame ha applicato il divieto di dimora nella città.
Arresti domiciliari confermati anche per l’ex capocentro Dia di Palermo, il colonnello dei carabinieri Giuseppe D’Agata e per Diego Di Simone, il poliziotto poi passato a ricoprire il ruolo di responsabile della sicurezza di Confindustria. Così hanno deciso i giudici del Tribunale del riesame nel valutare i ricorsi presentati dagli indagati nell’inchiesta “Double face”, con cui la Squadra mobile ha fatto luce sui presunti intrecci tra l’imprenditore Montante e diversi componenti delle forze dell’ordine che gli avrebbero fornito informazioni riservate in cambio di favori.
La notte del blitz, Montante non avrebbe aperto subito alla polizia, “barricandosi in casa per 2 ore”. Inoltre, avrebbe tentato di distruggere “alcune pen drive, dopo essere state messe in un sacchetto di plastica, erano state buttate dall’arrestato in un cortile adiacente al palazzo, ma anche queste erano state recuperate. Infine era stato recuperato anche uno zainetto, contenente altre pen drive”.