Il violinista Mario Bajardi propone nell’ambito della rassegna Musiche senza confini, ideata dall’associazione culturale Formedonda, il suo progetto incentrato sul portare il fruitore ad essere prima ascoltatore e poi spettatore delle immagini sonore che fuoriescono dal suo strumento e dalle sue performance. E’ questa la riflessione alla quale vuole condurre il progetto musicale che non a caso prende il nome di “Vedere la musica”. L’appuntamento è per venerdì 3 maggio alle ore 21.30, allo spazio Cre.zi.Plus dei Cantieri Culturali della Zisa di Palermo (via Paolo Gili n° 4, 90138 – Padiglioni 10 e 11 ).
“La gente è troppo abituata non più ad ascoltare la musica ma a guardarla, in rete semplicemente cliccando un link che riporta ad un video su youtube – spiega Bajardi – il mio obiettivo, invece, è quello di condurre l’ascoltatore ad un risveglio da un sonno perenne che porta l’uomo, per abitudine, spesso a vedere e solo in seguito sentire”.
Il musicista si esibirà con un impianto hi end in quadrifonia per stimolare la massima immaginazione, accompagnato dalle coreografie della ballerina Ambra Maniscalco.
“Vedere la musica” racchiude brani inediti, alcuni dei quali tratti dall’ultimo disco del musicista “Schengen” ( uscito nel 2016 per l’etichetta Onde), un disco che esprime il concetto della migrazione, ma non vista solo dal punto di vista dei migranti che attraversano le coste del mediterraneo “ E’ un disco che parla di una migrazione che riguarda tutti noi – sottolinea Mario Bajardi – tutti noi siamo migranti, perché lo diventiamo nel momento in cui passiamo da un pensiero ad un altro, nel momento in cui ci spostiamo da un luogo ad un altro. E’ una riflessione su una migrazione, quindi, che riguarda tutti quanti”.
Mario Bajardi è ideatore del progetto Insideout al Teatro Massimo di Palermo, alcune sue musiche sono state presentate alla Biennale di Venezia nel 2017. Ha collaborato con registi fra cui Roberta Torre, Salvo Cuccia, Giuseppe Carleo, Giuseppe Gigliorosso, Sergio Cannella, Sigfrido Giammona, Ruben Monterosso e Federico Savonitto, Alessandro Ferrara, Moscò, RosaMundi, insieme a qualche esperienza oltreoceano tra New York per “An Internet World”, Carlo Fiorletta/ Mara Lesemann e Los Angeles “Sweetheart”, M.A. Pate, assistente di Quentin Tarantino.
Nel 2001 è stato finalista dell’International Competition of Electronic Music Pierre Shaeffer. Unico vincitore italiano con “BJM Violin Studio 7” all’ICMC 2002 di Goteborg. Nel 2006 è stato scelto per il disco “Electroacoustic Music from Sicily” prodotto dalla EMF di New York, mentre nel biennio successivo ha creato la comunità di artisti “Insemina” e l’omonimo programma tv. Le sue note hanno fatto da sfondo a numerosi eventi nel corso degli anni, tra i quali il festival internazionale Musica d’Alta Quota, il Palermo Film Festival e il Festino di Santa Rosalia.
L’ingresso è con consumazione.