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Musumeci, accura ai cannoli

venerdì 10 Novembre 2017
musumeci

Carissimi, lo conoscete?
Io l’ho conosciuto personalmente, ma non lo vedo da un po’ di tempo, ma se qualcuno di voi lo conosce come credo e lo frequenta gli dia subito un consiglio, “se trovi qualche vassoio sulla tua scrivania, pieno di dolci con la ricotta o di cose da mangiare, non lo toccare, né tanto meno non lo spostare da una scrivania a un’altra, c’avissi a essiri qualcuno che ti fotografa in giro, in quel momento”.

Cuffaro cannoli
Foto: Michele Naccari

Allora uno si può chiedere: “Ma scusi perché è diventato Presidente e dolci non ne può mangiare?”
Tutti quelli che vuole, ma al bar e deve pagarseli personalmente senza farseli offrire. Lo so sembra brutto, ma niente cannoli, niente babà, niente paste con la crema, il contenuto zuccherino può danneggiare la salute e a volte anche la carriera.

Berlusconi cena Meloni, Sgarbi, Salvini, Musumeci
Il “Patto dell’arancino”

Già ci cominciamo male con questi “patti”, non ci bastava il “patto della crostata”, adesso pure “l’arancino”. I patti ci devono essere e l’amicizia deve essere lunga, le cose da mangiare lasciamole stare dove stanno e non voglio neanche aprire la polemica sull’arancino o sull’arancina, perché non è il luogo giusto e neanche l’orario giusto e come diceva il “sommo poeta”, “sono lontani quei momenti in cui uno sguardo provocava turbamenti”, c’erano mattinate in piena adolescenza dove un pezzo di rosticceria dietro un bancone del bar poteva portare a situazioni orgastiche. Ma come disse il tizio, “non sdivachiamo!”

Quindi abbiamo un nuovo Presidente della Regione Sicilia, viene dal catanese e questo già vi può far pensare a qualche fibrillazione nel tifo palermitano e invece no, il Presidente sembra esser persona umanamente stimata in tutta la regione e a breve inizierà il suo mandato insieme agli altri 70 deputati. Qualcuno dice che è iniziato “l’Alligalli”, qualcuno parla di “giustizia a orologeria”, ma non vi preoccupate, perché sempre 70 saranno, ne levo uno di sopra, ne subentra uno di sotto.

Certo non è un compito facile, sarà un’impresa riguadagnare l’attenzione e la simpatia dei siciliani per i deputati che siederanno all’ARS, inoltre dubito che vedremo il Presidente farsi fotografare nudo in spiaggia, “mbare nun è u tipu”, dubito che ci sarà una “arena” di turno dove andare a farsi sottoporre al pubblico ludibrio, a prescindere dal fatto che l’abbiano abolita in RAI e che sulla La7, confrontando il bacino d’utenza, sembra più un “cineforum che un’arena”.

Certo bisognerà meritare la seria attenzione delle “jena-ridens” ormai di mestiere ospiti fissi in trasmissioni di nicchia per élite, dove si twitta, per far capire loro che messa da parte l’auto attribuita “superiorità morale”, qui a furia di ghignare e litigare al loro interno siamo arrivati alla frutta e per fortuna che in Sicilia qualche albero c’è ancora e la frutta costa di meno che in altre parti d’Italia.

Adesso, dico sempre, “io non capisco nulla di politica come disse il mio presidente (pro-tempore)” ma guardando le competizioni politiche degli ultimi anni, non è stato difficile per me parafrasare pensando ad una partita di calcio, dove da una parte c’è una squadra messa sul al meglio, con facce certe volte che alla prima apparenza possono incutere timore o sorriso che aspetta al centrocampo per battere la palla al centro e dall’altro lato la squadra dei “migliori” (secondo loro) “i fighetti” con le magliettine belle pulite che invece di giocare stanno a litigare tra di loro, fin quando l’arbitro stanco di aspettare interi minuti al centro campo, non inizi a giocare al posto loro, quanto meno per far passare il tempo, una volta che il campo era pagato.

Ecco, questo è ciò che penso della politica, non so se sia così, ma da tempo la gente si sta stancando di vedere una “partita” che non si gioca mai, perché le squadre in campo litigano al loro interno e i giocatori durante la partita passano da una squadra all’altra e che alla fine dei novanta minuti, non perde mai nessuno.
Che senso ha vantarsi di stare in campo per tutta la partita se non si tocca il pallone? Presidente, lo dico a Te come lo avrei detto a chiunque dei Tuoi competitor se avessero vinto, “questo è l’ultimo treno, è arrivato il momento in cui in Assemblea si scenda in campo per giocare seriamente! Auguri.”

Un abbraccio Epruno

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