Nasce beemagazine, rivista on line. Si comincia con sette grandi firme.
Con l’articolo ‘’Dove va l’Italia, tra paure e speranze’’, il presidente emerito del Censis Giuseppe De Rita apre le pubblicazioni di beemagazine, la rivista on line di approfondimento del Gruppo di comunicazione The Skill, che vede la luce oggi. La rivista, che ha Giovanni Cioffi come direttore responsabile, e Mario Nanni come direttore editoriale, si propone come un luogo di analisi e ricerca dando voce a numerosi studiosi competenti e autorevoli nei vari campi del sapere. Come scrive Mario Nanni nel suo breve editoriale di presentazione, beemagazine ha come linea ispiratrice quella di ‘’andare oltre le apparenze’’, oltre le vulgate e gli idola fori, spesso passivamente accettati e acriticamente propalati.
All’interrogativo del titolo del suo articolo, De Rita risponde che siamo in un passaggio di ciclo: da uno sviluppo tutto giocato sulle dinamiche del ‘’lungo raggio’’( tipico della globalizzazione) a uno sviluppo giocato sul primato del ‘’raggio corto’’ e sulle relative dinamiche imprenditoriali. Nessuno può negare – afferma De Rita – il grande ruolo svolto dalle quattro grandi filiere a ‘’largo raggio’’ ( made in Italy, enogastromia, produzione di macchine industriali, turismo) per garantire la massiccia presenza dell’Italia nel mercato internazionale. E’ stato un grande ciclo, ma è destinato a durare? Il presidente del Censis ha i suoi dubbi: le filiere lunghe sono sempre meno la struttura portante dello sviluppo moderno, e si comincia a rivalutare la strategia del ‘’corto raggio’’. Ai sostenitori del primato a lungo raggio delle filiere, si potrebbe ricordare con ironia da storico – osserva De Rita – che ‘’ Napoleone e Hitler furono entrambi prigionieri di una baldanzosa avanzata fino a Mosca e Stalingrado, tramutatasi in immancabile sconfitta quando alcuni segmenti strategici e logistici della loro filiera non furono più disponibili”.
Oltre all’articolo del prof. Giuseppe De Rita, beemagazine, nel suo primo giorno di uscita, pubblica altri sei articoli.
Il professor Gianfranco Pasquino, scienziato della politica, si sofferma sull’assenza, nell’attuale orizzonte politico italiano, della figura del ‘’federatore’’, sia a destra sia a sinistra, e ne analizza possibilità e conseguenze.
Il professor Rosario Coluccia, accademico della Crusca, nel settimo centenario della morte di Dante, risponde al quesito: qual è lo stato di salute della lingua italiana. L’accademico esamina alcuni aspetti della ‘’questione della lingua’’ nel primo ventennio del terzo Millennio, articolando l’idea gramsciana che tale questione riporta ad altri problemi, come la formazione della classe dirigente e l’egemonia culturale.
L’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, intervistato da Pino Nano, già caporedattore centrale della Rai, si sofferma, sulla scia dei trionfi all’ultima Mostra del cinema di Venezia, sulle iniziative e sui progetti in cantiere per portare il prodotto Rai a sempre più alti traguardi e riconoscimenti, di pubblico e di critica.
La salute del Papa e alcune questioni che riguardano Benedetto XVI, e la stucchevole, ricorrente diatriba sulla ‘’legittimità’’ della elezione di papa Francesco e del suo stesso pontificato, sono gli argomenti dell’articolo della giornalista vaticanista Giovanna Chirri, per tanti anni all’Ansa, che fece lo scoop mondiale dando la notizia che papa Ratzinger stava per dimettersi.
Pino Pisicchio, ex deputato di lungo corso, e professore di Diritto pubblico comparato, nel suo articolo su Costituzione materiale e Costituzione formale, dopo aver analizzato alcuni eventi politici, arriva a una conclusione spiazzante: il semipresidenzialismo? Ma ce l’abbiamo già, dal 1994, e non ce ne siamo accorti. E ci spiega perché.
Stefano Rolando, professore di Comunicazione pubblica e politica all’Università Iulm di Milano, ci illustra lo stile comunicativo del presidente del Consiglio Mario Draghi. ‘’ Dopo il ‘’consolidamento della discontinuità’ un forte consolidamento comunicativo. Con alcuni problemi aperti’’. E il professor Rolando ce li racconta con il suo stile di esperto, che su Draghi ha scritto di recente un libro.