Fermeremo la vecchiaia con un arancino, una delle passioni gastronomiche del commissario Montalbano? Ci possiamo tentare secondo uno dei più bravi chef siciliani, Pasquale Caliri del “Marina del Nettuno Yachting Club” di Messina, che ha presentato la sua ultima novità ad un pubblico di medici e cuochi riunitosi a Taormina a Villa Diodoro per il 34° congresso regionale dei cuochi siciliani.
Ecco quindi saltare dalla padella, davanti ad un pubblico sorpreso e curioso, l’arancino anti-aging un concentrato di vitamine antiossidanti e nutrienti. “Perché se il buono è bello, come dice Gualtiero Marchesi, deve fare anche bene“, spiega Caliri che proprio da Marchesi si è formato. Non più riso bianco, ragù di carne e frittura come nel tradizionale arancino siciliano ma riso nero e rosso fermentato, semi di sesamo e di zucca, un ragù di verdure depurative ed una panatura di pistacchio prima di essere cotto al forno.
Ai partecipanti è stato offerto un assaggio dell’arancino (al maschile come si dice nel Messinese, ma per i palermitani arancina, “fimmina“) mentre la nutrizionista Lidia Lo Prinzi ne ha spiegato il valore sotto il profilo nutrizionale.
“Ci sono forme di alimentazione – ha detto Caliri che è anche giornalista professionista – come quella vegetariana o vegana che al di là del valore etico non vanno congedate superficialmente ma considerate anche alla luce delle risorse disponibili sul pianeta. Queste risorse si stanno esaurendo sia a causa di politiche scellerate sia per questioni di disponibilità di fabbisogni da soddisfare”.