“Abbiamo appreso dalla stampa che le indiscrezioni circolate alcune settimane fa sui social network circa l’istituzione di una nuova tratta marittima tra le Eolie e la terraferma risultano fondate. Tuttavia, non si tratta di un potenziamento delle direttrici esistenti – per le quali le risorse disponibili si rivelano spesso insufficienti, con conseguenze ben note: aumento del costo dei biglietti, soppressione di corse ed eliminazione di numerosi benefici per i pendolari. Parliamo invece di una nuova tratta – Capo d’Orlando – Vulcano – Lipari – Santa Marina Salina e viceversa – mai richiesta da alcun isolano: né dai sindaci, né dai rappresentanti di categoria, né dalle associazioni“. Così Christian Del Bono presidente di Federalberghi Isole Minori della Sicilia e di Federalberghi Isole Eolie.
“Un collegamento che dovrebbe essere attivato a partire dal 15 luglio – aggiunge – cioè nei mesi centrali della stagione estiva, già ampiamente serviti da minicrociere in regime di libero cabotaggio. La sua attivazione andrebbe inoltre ad aumentare la pressione – soprattutto di escursionisti giornalieri – su un sistema strutturale e infrastrutturale già in affanno nel mese di agosto. Senza contare che rischierebbe anche di sottrarre unità a una flotta già sottoposta, in quel periodo dell’anno, a forti pressioni operative, con la concreta possibilità – visto il limitato preavviso – di non riuscire a reperire mezzi sostitutivi in caso di avarie. Sorprende che per tale collegamento siano stati improvvisamente stanziati ben 950 mila euro a stagione per i prossimi tre anni, mentre da anni le comunità delle isole minori chiedono alla Regione Siciliana risorse per alleviare i disagi nei collegamenti essenziali con la terraferma. Proprio queste tratte, operate in convenzione statale, sono state ridotte nel numero e rincarate nei prezzi (fino al +56% da giugno 2022) a causa dell’aumento dei costi di gestione. Più volte la Regione è dovuta intervenire per coprire i maggiori oneri ed evitare ulteriori aumenti. Da tempo chiediamo inoltre il ripristino delle agevolazioni tariffarie per i pendolari, oggi previste solo per una ristretta categoria (i dipendenti pubblici), con criteri e modalità di applicazione tutt’altro che efficaci. Non possiamo dimenticare che un precedente Assessore regionale, in fase di redazione dei bandi, tentò di introdurre una tratta con Cefalù, probabilmente rispondendo anch’egli a logiche politiche legate ai territori costieri più prossimi alle Eolie ma che poi si era dovuti soprassedere per l’evidente insostenibilità della proposta. Ricordiamo infatti – a tutti, e in particolare all’Assessore Aricò che siamo certi vorrà tenerne conto – che gli oneri di servizio pubblico sono nati esclusivamente per garantire il diritto alla mobilità degli abitanti delle isole minori, per assicurare la continuità territoriale e sostenere lo sviluppo socioeconomico delle comunità insulari“.
“Alla luce di quanto sopra – conclude – Federalberghi Isole Eolie lancia un appello al Presidente della Regione, Renato Schifani, chiedendo con fermezza che le risorse oggi previste per l’istituzione di questa nuova tratta vengano invece destinate a: potenziare i collegamenti con le isole minori più periferiche dell’arcipelago (Alicudi, Filicudi, Panarea e Stromboli); compensare i tagli e gli aumenti tariffari che hanno colpito le tratte statali; ripristinare agevolazioni efficaci per tutti i pendolari. Solo così sarà possibile rispettare le normative inerenti agli oneri di servizio pubblico e fornire risposte concrete ai reali bisogni degli abitanti delle Eolie, evitando il rischio di snaturare la finalità di tali fondi, con conseguenti distorsioni del mercato e spreco di denaro pubblico“.