L’Apcoa non dovrà pagare la Tares per il 2013 e le relative sanzioni per circa 264mila euro al Comune di Palermo. Lo ha stabilito la Commissione tributaria provinciale decidendo un nuovo ricorso presentato dall’Apcoa Parking Italia Spa, difesa dall’avvocato tributarista Alessandro Dagnino, contro l’avviso d’accertamento recapitato da Palazzo delle Aquile alla società di gestione delle aree blu.
Quello a favore di Apcoa è l’ennesimo risultato positivo. In questo caso il ricorso aveva ad oggetto stalli nelle zone P2, P4, P19 e P20 gestite da Apcoa Parking. Il Comune con l’avviso d’accertamento emesso nel 2018 chiedeva ad Apcoa, un importo di 264mila euro comprensivo di imposta, sanzioni e interessi, relativamente all’anno 2013.
Per i giudici della Commissione Tributaria Francesco Averna, Santo Ippolito e Sergio Barbiera la questione però era decisa in partenza in quanto “il contenuto del presente ricorso è perfettamente sovrapponibile” a quello deciso con una sentenza dello stesso organo giudicante nel 2017.
“Con tale sentenza – affermano nella pronuncia – è stata decisa ormai irrevocabilmente la medesima questione dedotta anche nel presente giudizio relativamente alla mancanza dei presupposti per l’applicazione del tributo“. L’atto impositivo è stato così annullato, nulla è dovuto.
“Siamo soddisfatti di questa decisione che – ha commentato l’avvocato Alessandro Dagnino – conferma la fondatezza delle ragioni della nostra assistita. Ragioni che peraltro sono state recentemente accolte anche dalla Suprema Corte Cassazione”.