Quello che è accaduto a Palermo “è il segno di un partito prostrato non è in grado di svolgere il proprio ruolo politico”.
Questo è il punto di vista di Andrea Orlando, candidato alla segreteria del Pd, sulla vicenda che ha portato il partito a non presentare il simbolo alle elezioni amministrative. Orlando è a Palermo per presentare la sua conferenza programmatica per il Congresso. Il caso Palermo non dovrà ripetersi più: “Se vincerò il Congresso garantisco che, almeno nei capoluoghi, ci sarà il simbolo in tutta Italia”, ha detto il ministro. Sulle conseguenze della rinuncia al simbolo del Pd interviene Francesco Laforgia, capogruppo di Articolo 1 – Mdp: “La Sicilia ha sempre, politicamente, anticipato i fenomeni nazionali. E anche questa volta, Palermo battezza il Pdr e sancisce, di fatto, la fine del Pd”.